Mafia
Spirituale S.p.A. - parte 1°
Postato il 3
gennaio 2009
IMPRINTING
EMOZIONALI E RELIGIONI:
perché ci si sente schiavi di dio
Nel
corso dei diversi milioni di anni di esistenza umana, gli individui
sono stati soggetti a programmazioni emozionali a fini di controllo per
mezzo di installazione di idee fisse contrarie alla sopravvivenza
dell'individuo. Ma quando è avvenuto la prima volta?
Il primo episodio "su larga scala" che si può rilevare dalla bibbia ad
esempio, è la questione della mela e di un tipo che si millanta dio che
maledice Adamo ed Eva. Il Vecchio Testamento è costellato di questo
genere di crimini contro l'umanità perpetrati da un "dio" geloso e
cruento.
Questi erano sistemi di controllo mentale per mezzo di programmi
emozionali (imprinting), cioè di una procedura forzata con la quale si
impresse nella loro mente la necessità di dipendere da qualcuno per il
proprio futuro, in questo caso per un perdono. Lo scopo era chiaramente
l’assoggettamento della volontà ed i risultati di questa operazione
portarono alla sudditanza psicologica sotto tutti i punti di vista: era
un concetto che da allora ha sempre risuonato nelle menti degli uomini
quando il loro spirito si “permetteva” di voler in qualche modo
espandersi e di protestare alle regole impiantate.
Gli effetti di questa programmazione li vediamo nello scenario di tutti
i giorni: idolatria, potere, schiavitù, sfruttamento, il fatto di
essere convinti di dover ringraziare qualcuno, di pregare come se si
fosse uno schiavo che ringrazia di briciole ricevute e cose del genere.
Sulla continua stimolazione di questi
meccanismi si basa il potere
delle religioni e dei gruppi spirituali, cioè il fatto di fare offerte
ad un salvatore e di cantare messe per riuscire ad andare in paradiso.
Questo dovrebbe spiegare il fatto che qualunque individuo che abbia
assunto un corpo umano provenendo da luoghi non diversi dalla terra,
non può portare un messaggio di liberazione a meno che non sia stato
egli stesso liberato da questi imprinting. È impossibile che sotto
l’influenza di questi programmi, qualcuno sia in grado di dichiarare
che non c’è alcun dio da adorare o salvatore da attendere o dio da
ringraziare.
Da questi imprinting sono nate
Religioni & Company
(mettendo nelle Company i gruppi ed i Maestri pseudo-spirituali), ma il
fatto che ci sia bisogno di un salvatore è una condizione che è
“logicamente” errata; molte religioni parlano di salvezza, specie
quelle cristiane, testimoni di Geova in testa;
ma
salvare da cosa? Questo è il punto: questo mondo non ha
bisogno di essere salvato, ma solo di essere lasciato in pace.
Se togliamo il concetto di “salvare qualcuno”, le religioni così come
le conosciamo crollano.
Abitando in provincia di Siena, la sera della vigilia di Natale volevo
approfittare di ascoltare per la prima volta i famosi Canti Gregoriani
dell’Abbazia benedettina di Monteoliveto Maggiore; a me l’arte sacra
piace molto, la musica e l’architettura in particolar modo. Quindi,
approfittando dell'evento dei Canti e del Presepe mobile dell’Abbazia,
la sera della Vigilia di Natale ci sono andato. Faccio presente che in
vita mia non ho mai assistito ad una messa e devo purtroppo dire che la
messa della Vigilia che ho visto lì era qualcosa davvero da vomitare:
che bisogno c’è di cantare in latino? Che bisogno c’è di fare una
processione di frati di cui l’ultimo porta un pupazzo che sarebbe… Gesù
da mettere in una culletta? Tra tutti i partecipanti non c’era una sola
persona con il viso felice!!! Mi sono posto nuovamente la
fatidica domanda: ma gli uomini sono impazziti a fare quelle cose?
L’imprinting era in azione: sia da parte di chi esercitava il potere
sia da parte di chi lo subiva con la speranza di guadagnarsi il
paradiso.
L'imprinting prevede l'accettazione della
sofferenza: non ne puoi fare a meno.
Comunque neanche questa volta sono riuscito ad assistere alla messa:
sono andato via prima poiché era per davvero una cosa di pessimo gusto
ed indegno da far ascoltare ad un essere umano. Qualcuno si chiede
perché gli extraterrestri ci evitano: io rispondo perché siamo un
popolo così primitivo che non vogliono avere rogne per cui si limitano
a controllarci costantemente da quando abbiamo l’energia atomica, loro
unico motivo di preoccupazione.
Queste sono immagini del famoso film sul controllo mentale dal titolo
Metropolis
di Fritz Lang:
Come si fa ad avere controllo su di un altro? Ci sono vari modi, ma
quello più usato
è quello di avere un programma
emozionale forte che possa far leva sui sensi di colpa.
E' il senso di colpa e la relativa condanna la chiave di volta con cui
si tengono le persone schiave: ricordi quando quel pseudo-dio (la razza
aliena che controllava la terra) volle incastrare i primi uomini, cosa
fece?
Prima fece un accordo (di non
mangiare di quell'albero),
poi fece rompere l'accordo
(il serpente della suggestione)
e poi lo "maledì"
(... col sudore della fronte ti guadagnerai il pane...).

Il ricordare continuamente
l'inferno e le sue torture ed il fatto
di proclamarsi intermediari con dio per aprire le porte del paradiso
agli uomini, è un uso dello strumento del potere: i sensi di colpa.
Vediamo la malignità di recitare la messa in latina cosa nasconde; in
Oriente questa cosa ha assunto risvolti altrettanto drammatici con la
questione del sanscrito, una lingua complicatissima creata ad hoc dalla
religione con la scusa che era la lingua di dio, per cui il popolo,
troppo poco colto per una lingua del genere, aveva bisogno dei bramini
per poter far giungere le richieste a dio: che idiozia!!! Questi
terrestri: che popolazione primitiva...
A causa di ciò non sono stranito nel vedere che le persone ormai sono
così incatenate ed insicure che hanno il problema irrisolvibile di che
scarpe mettersi stamattina; figuriamoci come soffrono nel pensare ad
affrontare la vita...
Ma il gioco del controllo mentale diviene ancor più sottile quando in
modo subliminale le religioni ci costringono a fare il pieno mentale di
letame: l'esempio classico è nell'uso del simbolo della croce, tanto
per dirne uno.
A chiunque si chieda se il simbolo della croce ricorda più gioia o
dolore, la risposta sarà: la sofferenza di Gesù.
Ebbene, che senso ha il fatto di portare questo oggetto addosso e di
metterlo in mostra dappertutto con la scusa della cultura cristiana, se
non quello di riempire di sofferenza, in modo inconscio, la popolazione?
lui la portava così, la
croce...
...
noi la portiamo così...
...
e così ne rinnoviamo in modo subliminale il dolore.
Se abbiamo un imprinting, se ci danno il senso di colpa e se ci
rinnovano
continuamente quello stato per mezzo di oggetti che ce lo richiamano,
ci stanno davvero rubando l'anima:
basta con la
schiavitù d'anima!
Il riconoscimento di se stessi in
quanto spirito, passa
attraverso SOLO due aspetti: il gioco e l'imparare. Lo spirito è
spiritoso, per cui impara obbligatoriamente per mezzo del gioco e
questo fa comprendere che le sofferenze ed il dolore non possono creare
un effetto di aumento di consapevolezza nello spirito.
Qualsiasi
atto di dolore promosso dalle religioni, non può avvicinare l'essere
alla sua condizione divina, bensì lo allontana.
Ma di questo ne parleremo ancora nella
terza
puntata di questo servizio.
Non sono un attaccabrighe anche se spesso mi trovo a dover discutere in
maniera decisa così come sto facendo adesso.
Il motivo sta nel fatto che l’essere umano è pervenuto ad un livello
emozionale talmente basso che per far giungere la comunicazione che ci
si propone di far arrivare, si deve far uso di una certa quantità di
forza, o determinazione, nella comunicazione. Questo aspetto
comunicativo lo possiamo trovare nella scena della distruzione del
mercato del Tempio da parte di Gesù: a persone apatiche si deve parlare
con forza; voglio ancora chiarire che parlare con forza (simulando
l'ostilità) non significa “provare” quell’emozione, ma solo usarla per
rendere efficace e funzionale la comunicazione.
Relativamente a questo servizio voglio chiarire che il mio
atteggiamento serve solo per farmi comprendere da chi si trova troppo
effetto delle falsità di religioni e gruppi spirituali; questo genere
di persone, probabilmente, non sono neanche iscritte a questo sito, ma
poiché i miei servizi girano anche per vie diverse dalle newsletter,
ecco il motivo del mio atteggiamento qui. Coloro che non sono in
apatia, non verranno toccati da questo mio atteggiamento, anzi si
congratuleranno e ne saranno lieti.
In ogni caso non sono venuto su questa terra per essere simpatico a
qualcuno, ma solo per esprimere me stesso, in tutte le forme richieste
dal mio essere.
Anzi dirò di più, qualcosa che ho affrontato già nel servizio
Minestra
& Ministro;
l’anno scorso una persona che ha seguito un mio insegnamento,
desiderava che un suo gruppo di amici mi conoscesse per cui circa una
trentina di persone vennero ad una mia presentazione.
Il mio atteggiamento non solo scioccò le circa trenta persone che
credevano di trovarsi davanti il solito spirituale anandico (che sta lì
senza emotivamente spostarsi e che parla con voce depressa), bensì si
son trovati davanti una persona davvero “antipatica”.
Ma io sono di questa idea: "se non si è forti, non è facile gestire
l’energia" ed anche su questo si basa tutto il mio metodo di selezione:
si trattava, infatti, di verificare la possibilità di fare una nuova
Classe per un Corso della Scuola.
Quando ho poco tempo e troppe persone da esaminare, vado sul pesante ed
in questo modo i deboli cadono e si tolgono dai piedi. Chi veramente
vuol farcela, non avrà il problema di passare attraverso il fuoco.
Quelle trenta persone si son trovate davanti una persona completamente
diversa da quella che gli era stata descritta da colui che qualche
giorno prima assistette al mio insegnamento e che le portò da me.
Queste persone ebbero la stessa perplessità della serie:
Ma
come, un Re che entra su di un asino a Gerusalemme?
Io mi chiedo: se un asino malato e malandato bussasse alla porta con
sulla groppa un tesoro di gran valore, non accettereste il tesoro
perché l’animale è malato? Certamente no!
Le persone forti non avranno mai problemi a riconoscere il vero
insegnamento, mentre quelle deboli fuggiranno appena avvertiranno un
po' di energia; mettete le persone a FARE ed avrete molti dati utili ad
una selezione. poi avranno anche un sacco di critiche da fare...
A seguito di quell'imprinting molte religioni parlano di salvezza,
specie quella cristiana, testimoni di Geova in testa; ma salvare da
cosa? Poiché l'imprinting non è contattabile per la grande carica che
possiede, ecco che pur di dare una collocazione al senso di
intrappolamento in
esso contenuto
e di conseguente voglia di libertà, si crea il concetto di salvezza; ma
questo è errato, è un falso scopo ed una cosa impossibile, visto che
nessuno può salvare nessuno.
Questo è il punto centrale: se si parte da un riferimento sbagliato, la
conclusione è certamente errata. Si parla troppo di “salvare”, ma
questo è il punto:
questo mondo non ha bisogno di essere
salvato, ma solo di essere lasciato in pace.
Di cosa c’è veramente bisogno? C’è bisogno di spiegare alle persone che
esse sono spiriti che hanno un corpo e che questo universo non è fatto
di materia, ma di vibrazioni e che quindi questa esistenza è illusoria.
Compreso questo ritorniamo a sentirci liberi per continuare ad
esprimere noi stessi.
Per essere più chiari, facciamo un escursus nella Trilogia dell’Io Sono.
Uno dei più grandi fisici quantistici, conosciuto anche come il
filosofo della teoria quantistica, l’inglese David Bohm recentemente
scomparso, affermava che questo universo è UNA COSCIENZA UNICA che dal
nulla si manifesta e nel nulla ritorna; diede a questo fenomeno i nomi
di ORDINE IMPLICATO e di ORDINE ESPLICATO, un processo di vibrazioni
che appaiono e scompaiono. Alla base del suo pensiero c’era il fatto
che tutto è interconnesso a tutto e TUTTO nasce da UNA SOLA COSA, una
specie di respiro dentro e fuori rispetto a ciò che filosoficamente
viene detto il Vuoto, Il Nulla o Dio.
In definitiva la fisica quantistica afferma che tutto ciò che esiste,
dalla sedia sulla quale sedete, a ciò che avete in mano, ai suoni, alle
persone ecc. è dovuto ad un processo di proiezione mentale costruito
dalla mente, la nostra “macchina dell’immaginazione”.
Il mondo in cui viviamo è come un ologramma ed è, quindi, qualcosa di
virtuale che si compone e si scompone miliardi di volte al secondo;
quando muovete una mano in realtà non state muovendo nulla: state solo
smaterializzando e rimaterializzando l’immagine di cui la vostra mano è
composta e questo processo vi dà l’illusione del movimento. Con il
potere che già ora gli individui si trovano potrebbero creare nuovi
pianeti, ma il concetto di sudditanza e di aver bisogno di un salvatore
per farcela, fan si che le cose continuino ad andare sempre allo stesso
modo, che non si riesca a cambiare la realtà in modo dignitoso.
Perché non potete creare un nuovo pianeta?
Poiché mai nessuno vi ha mai detto della bellezza e della maestosità
del vostro essere, per cui, in quest’epoca di oscurantismo da Medio Evo
siamo ancora totalmente immersi nell’ignoranza, un’ignoranza che risale
a milioni di anni fa, il periodo degli imprinting.
Per il concetto di illusione, ne consegue che gli oggetti che vediamo
fuori di noi non vi si trovano affatto, ma poggiano su un NULLA che fa
da base di espressione!
La mente produce l'interazione tra spirito e materia ed inoltre
proietta i risultati di tale interazione fuori di sé, quali immagini
virtuali cioè quello che noi vediamo come REALTA’. Questa proiezione
all'esterno da parte della mente crea l'illusione che il mondo che
consideriamo reale esista davvero.
Le vibrazioni, trasmesse attraverso gli organi di senso al cervello,
arrivano alla nostra mente che le ricostruisce sotto forma di immagine
che noi percepiamo e che riproiettiamo fuori di noi ed appunto tale
proiezione produce l'impressione di un mondo "reale".
Il fatto che crediamo che una cosa qui fuori esista per davvero, si
fonda sul fatto che il mondo esterno fatto di atomi e di molecole
“vibranti”, stimolando gli organi di senso (anch’essi illusori), sono
elaborate dall'Osservatore (TU) che le proietta fuori di se come
creazione in un circolo che sembra reale.
Ma l’impressione del mondo come lo percepiamo, con gas, liquido,
solido, persone ecc. è pura illusione.
Per comprendere ancor meglio il concetto di ordine implicato e di
ordine esplicato, possiamo considerare un oggetto messo di fronte ad
uno specchio.
Anche se invertita, comunque nello specchio si vede riflessa
un’immagine esatta dell’oggetto che vi abbiamo posto di fronte.
L'immagine riflessa che si trova “nello specchio” è nella posizione
opposta rispetto a dove è posizionato l'oggetto reale; per mezzo di
questa proiezione un oggetto può “essere” in un luogo in cui non esiste
realmente, come le cose che “sembrano” essere nella televisione.
Questo è il modo in cui funzionano gli universi: l’osservatore, che non
ha consistenza o posizione poiché è uno spirito, può percepire se
stesso per mezzo di una realtà riflessa, una realtà mentale nella quale
si vede posizionato: illusione.
È proprio così, la realtà è pura illusione! Continuamente proiettiamo,
solidifichiamo, percepiamo, dissolviamo e risolidifichiamo le
particelle per avere l’illusione del movimento.
Vi sarà certamente capitato di essere fermi in una stazione su di un
treno e di guardare fuori dal finestrino; all’improvviso il treno di
fianco al vostro comincia a muoversi e pensate che sia il vostro che è
partito; guardate dal finestrino opposto dove c’è la stazione e vi
accorgete che in realtà siete fermi!
Anche se vi accade mille volte, ne rimanete sempre perplessi: vi siete
mai chiesti perché? Vi lascia perplessi poiché, nel profondo di voi,
sapete che questa realtà funziona alla stessa maniera: continuamente
voi “usate” questo sistema per “credere di muovervi” e per avere
l’illusione del tempo, ma di fatto non vi state muovendo per niente: è
la realtà fuori di voi che state creando e dissolvendo, esplicando ed
implicando, per avere la sensazione di muoversi. Solo che, quando
l’illusione del movimento vi prende di sorpresa, vi fa sentire… fregati
come sul treno.
Tutto è immagini percepite tramite la vista spirituale che ci dà l'idea
di movimento.
In qualità di Esseri spirituali non abbiamo una posizione nello spazio,
né ci muoviamo, ma ne creiamo l'apparenza tramite la proiezione
d’immagini, senza esserne più consapevoli, credendo di essere quel
corpo (un'immagine, se pur molto complessa), che apparentemente si
muove in uno spazio (altre immagini).
Questa identificazione con il corpo, il fatto di credere di essere il
corpo stesso, è così una certezza certa in noi che, insieme alla
credenza dell'esistenza illusoria del mondo,
costituisce
di fatto la nostra prigione senza sbarre e carcerieri.
Ora si può cominciare a capire la frase contenuta nell’IO SONO quando è
affermato:
La prova di questo è che tu credi di vivere in un
mondo materiale.
Lo scopo delle religioni dovrebbe essere quello di liberare l’essere da
questa trappola; purtroppo esse stesse sono divenute strumenti di
potere per cui dobbiamo sbrigarcela da soli. E dal concetto di trappola
dell’insegnamento non se la scampano neanche quasi tutte le Scuole che
si definiscono spirituali che lasciano dopo trent’anni
le
persone sempre nello stesso stagno, mentre loro evadono
le tasse non dichiarando gli incassi e con i proventi si costruiscono
case.
Perché questa schiavitù delle scuole spirituali deve durare una vita?
D’altronde l’insegnamento di Gesù che è una pietra miliare della
spiritualità, durò solo 3 anni e mezzo insieme al fatto, come ho detto
già prima che, per quanto mi riguarda, una Scuola dello spirito deve
portare
risultati immediati e sperimentabili
al di là delle belle emozionali parole che professa. Questa conoscenza
deve essere usata e deve servire ad aggiustare la vita subito!!!
L’accento
qui è che questo genere di conoscenza deve essere sperimentabile; se
non è sperimentabile e non produce “effetti speciali”, ma si presta
solo a vivaci discussioni fra eruditi dall'aspetto malaticcio e triste,
è solo ciarpame intellettuale.
Sono qui per
confondervi - Osho
fine prima parte
Arcangelo Miranda
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Arcangelo Miranda – è consentita la pubblicazione con l’obbligo di
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