Avreste
mai pensato che in pochi secondi è
possibile
far sparire un tumore? Credete almeno che sia possibile?
Guardate
questo filmato di due minuti e 35 secondi
che mi è
pervenuto da Pechino, via India
(accendi
l'audio e fai PLAY):
Qualche
settimana fa ho trovato nella mia casella di posta una
comunicazione anonima in cui era scritto, in inglese, "fanne buon uso"
e a cui era
allegato il file di questa scena (a cui noi abbiamo
aggiunto i
sottotitoli); si tratta di una guarigione operata presso il
Medicineless
Hospital (Ospedale senza medicine) di Pechino che è stato
chiuso dalle autorità cinesi. Non so chi abbia diffuso queste
informazioni, ma
questa scena è quella che Gregg Braden ha proiettato in
una sua
conferenza da cui è stato prodotto il DVD La Matrix
Divina
per il quale la casa editrice Macrovideo non ha avuto il
consenso
della diffusione: infatti quelle immagini, nel DVD, sono oscurate.
E'
possibile che un giorno tutto questo possa divenire normale?
Beh, ciò potrà accadere solo
quando riusciremo a
comprendere le VERE cause del perché siamo arrivati al punto di essere
così
carichi di malattie incurabili e quindi se ci prenderemo la
responsabilità di agire di conseguenza per ripulire la nostra
consapevolezza collassata a seguito di piccoli, ma mortali compromessi
che ogni giorno abbiamo fatto perché non siamo rimasti fedeli al nostro
Sé: il fatto è
che raramente un'anima si svende in
un'unica asta, ma
quasi sempre si degrada istante per istante venendo a patti con
innumerevoli piccole scelte di follia.
Alexis
Carrel, premio Nobel per la medicina a soli
39 anni, fu colui che riuscì a tenere in vita per circa 30 anni delle
cellule di pollo percependo l'intuizione di immortalità potenziale che
è dentro di noi e
di miracolosi meccanismi nel corpo umano. Nel 1903 ebbe un'esperienza
che gli cambiò la vita: sostituì un collega
dell'equipe di medici che doveva assistere i malati nel viaggio della
speranza a Lourdes e lì vide il caso più grave: una ragazza, la
ventenne
Marie Bailly di Bordeaux con una peritonite tubercolare all'ultimo
stadio che i chirurghi si erano rifiutati di operarla; le sue
condizioni erano drammatiche.
Carrel era un ateo positivista che
credeva
solo a quello che vedeva; pur criticando e disprezzando il fanatismo
dei pellegrini e coloro che credevano alle fandonie dei miracoli, egli
aveva comunque il coraggio di affermare di essere infelice. Nel suo
libro Viaggio a Lourdes,
in un dialogo con un collega egli affermava:
"La guarigione spontanea di una malattia organica, un cancro
scomparso... Se mi fosse concesso di vedere un fenomeno tanto
interessante, tanto nuovo, sacrificherei tutte le teorie e le ipotesi
del mondo... Se vedessi anche soltanto una piaga chiudersi
istantaneamente sotto i miei occhi, o diventerei un credente fanatico o
impazzirei".
Il discorso si orientò proprio su quella ragazza e Carrel
disse che se fosse guarita, quello sarebbe sì un
miracolo e si sarebbe fatto frate. Ormai il cuore di Marie stava per
cedere, ma voleva assolutamente essere immersa nella piscina
miracolosa. La ragazza non poteva essere immersa e gli
assistenti si
limitarono a bagnarla sulle parti gonfie; quindi la ragazza sussurrò di
voler essere accompagnata anche alla Grotta e fu accontentata e Carrel
la seguì, lì in prima fila, durante la funzione della messa. Carrel non
perdeva di vista la malata quando, alle ore 14,40 si accorge che Marie
ha un miglioramento del respiro e il suo volto non è più cadaverico; le
prende il polso e verifica che le pulsazioni migliorano.
Gli occhi di
Marie divengono più attenti e luminosi: Carrel impallidisce. Minuto
dopo minuto vede che la coperta che le ricopre
il ventre si abbassa poiché il ventre stesso
si sgonfia. Alle 15,00 Carrel pensa "Credo che
sto impazzendo". Quando chiede alla ragazza come si sente, la
risposta che ricevette era che stava benissimo e che si sentiva
guarita. Riportata in Clinica per i controlli, Carrel la visita insieme
agli altri medici e, quel ventre che prima era orribilmente gonfio, ora
era magro, disteso e morbido come quello di una normale ventenne e
questa
fu una guarigione definitiva.
Alla notizia che Marie avrebbe dedicato
la sua vita ai malati, Carrel si commosse e uscì dalla stanza; quella
sera in cui vide i pellegrini in processione con le fiaccole verso la
Grotta, li vide con occhi diversi: non erano più
poveracci e ingenui che prima guardava con disprezzo.
Quei pellegrini sapevano che a Lourdes qualcosa o qualcuno li amava, ma
lui, a causa dell'orgoglio della sua Scienza, lo aveva capito solo ora.
Egli ci fa conoscere il suo stato d'animo in quanto figlio di un tempo
(anni '30) meno fortunato di noi che abbiamo conoscenze di meccanica
quantistica e che ci evitano di entrare nella trappola della devozione
idolatrica; nelle sue parole del citato Viaggio a Lourdes
dice: <<Sono
sempre stato più infelice... Ora eccomi solo nella notte. I sistemi
puramente intellettuali non esistono più. Che importano le teorie di
fronte alla vita e alla morte? Entrò nella Basilica e si trovò davanti
alla statua della Madonna. Dal suo cuore salì questa preghiera: "Vergine dolce, che soccorri gli
infelici che ti implorano umilmente, proteggimi. Io credo in Te">>
(in questo libro Carrel parla di lui in terza persona, come fosse un
osservatore esterno).
Cancro,
HIV e psicosi sono malattie che stanno
decimando l'umanità, ma
ognuna di essa può essere ricondotta alla causa comune: un'alterazione
della consapevolezza. Voglio fare questo esempio: immaginiamo una
popolazione di 10.000 persone di cui 100 hanno una malattia grave,
proprio il cancro se volete. Se con una bacchetta magica facessimo
scomparire dall'universo i corpi di quelle 100 persone, la malattia
grave migrerebbe
nei corpi di 70 persone delle 9.900 che rimarrebbero. Non è il corpo il
problema del cancro, ma il modo di pensare dell'individuo che lo abita
e poiché siamo tutti uniti (entanglement), credere che far
sparire
100 corpi significherebbe far sparire anche il cancro per sempre è
certamente un pensiero folle: la malattia è dentro di noi, non nel
nostro corpo.
Quelle 10.000 persone, in un modo o nell'altro, la
pensano prevalentemente in modo distorto come entità UNICA, ma solo
quei cento, quelli più deboli, presentano la malattia. Ecco perché
facendone scomparire i corpi con una bacchetta magica, quella
stessa malattia andrà a colpire quelle persone che erano più
forti
e, proprio per il fatto di essere più forti, se ne ammalano di
meno: eliminare
la malattia, ma non riparare la consapevolezza in
coloro
che rimangono, fa sì che i più deboli del gruppo rimasto la
contrarranno.
Il vero problema non è la malattia, ma il modo di pensare:
esotericamente il cancro rappresenta la manifestazione fisica del
rifiuto del Sé; questo il Conte di Cagliostro lo sapeva e diceva
spesso: "Non esistono le malattie, ma solo i malati".
In un
altro suo libro L'uomo,
questo sconosciuto, Carrel scrisse (enfasi aggiunte):
L'uomo
non solo è l'essere prodigiosamente complesso che gli scienziati
analizzano con le loro tecniche speciali, ma anche la
somma delle
tendenze, delle supposizioni, dei desideri dell'umanità.
La concezione
che noi ne abbiamo è impregnata di metafisica e si compone di dati così
numerosi e imprecisi, che siamo tentati di scegliere, fra essi, quelli
che ci piacciono.
Inoltre, la nostra idea di uomo varia a seconda
dei nostri sentimenti e delle nostre credenze. Un materialista e uno
spiritualista accettano la stessa definizione di un cristallo di
cloruro di sodio, ma non si trovano in accordo su quella di essere
umano. Un fisiologo meccanicista e un fisiologo vitalista non
considerano l'organismo nello stesso modo: l'essere vivente di Jacques
Loeb differisce profondamente da quello di Hans Driesh. Certo l'umanità
ha compiuto uno sforzo gigantesco per conoscersi, ma, per quanto
possediamo il tesoro delle osservazioni accumulate da scienziati,
filosofi, poeti e mistici, non afferriamo che alcuni aspetti
frammentari dell'uomo. Per di più questi frammenti sono creati dai
metodi impiegati. Ciascuno di noi non è altro che una processione di
fantasmi in mezzo ai quali marcia la realtà inconoscibile. (pag.19)
In
ogni tempo l'umanità ha
sempre osservato se stessa attraverso vetri
colorati dalle dottrine, dalle credenze e dalle illusioni;
sono
proprio
queste nozioni false e inesatte che devono essere eliminate.
Come
diceva Claude Bernard, bisogna sbarazzarsi dei sistemi filosofici e
scientifici come si romperebbero le catene di una schiavitù
intellettuale. Questa liberazione non si è ancora realizzata. I
biologi e soprattutto gli educatori, gli economisti e i sociologi,
trovandosi di fronte a problemi estremamente complicati, hanno spesso
ceduto alla tentazione di costruire delle ipotesi e di farne articoli
di fede. Così gli scienziati si sono immobilizzati in formule rigide
quanto i dogmi di una religione. (pag. 44)
L'umanità oggi deve
concentrare la propria attenzione su se stessa e sulle cause della sua
incapacità morale e intellettuale. Perché mai aumentare il confort, il
lusso, la bellezza e la complicazione della nostra civiltà, se la
nostra debolezza non ci permette di guidarli? (pag. 51)
Gli specialisti
sono necessari e la scienza non può progredire senza di essi, ma
l'applicazione all'uomo del risultato dei loro sforzi
richiede prima, una sintesi dei dati sparsi dell'analisi. Una tale
sintesi non si può ottenere con una semplice riunione di specialisti
attorno ad un tavolo: essa reclama lo sforzo NON di un gruppo, ma di un
solo uomo. Nessuna opera d'arte è mai stata creata da un comitato di
artisti, nè una grande scoperta da una commissione di scienziati. Le
sintesi di cui abbiamo bisogno per il progresso della conoscenza di noi
stessi devono essere elaborate da un solo cervello. Oggi i dati
accumulati dagli specialisti rimangono inutilizzati perché nessun uomo
coordina le nozioni acquisite e non considera l'uomo nel suo insieme.
Abbiamo
moltissimi ricercatori scientifici, ma pochissimi veri
scienziati. (pag. 55)
COME
STANNO LE COSE
E'
in corso una vera e propria "battaglia" per la vita in cui la Vita
stessa vuole riunire ciò che l'uomo ha sempre tenuto diviso;
poiché l'esistenza materiale è il risultato di un'attività
spirituale per mezzo di uno strumento fisico detto corpo, queste due
parti della stessa medaglia possono essere tenute "separate" solo per
un tempo, ma poi, poiché la vita tende all'equilibrio, le cose si
dovranno inevitabilmente riunire per lavorare insieme, come accade in
un qualsiasi meccanismo o sistema di ingranaggi in cui ogni parte è
essenziale.
E' proprio questa la battaglia in atto: la storia ci insegna che le
Religioni, che si sono appropriate della parte chiamata Spirito e la
Scienza, che si è appropriata della parte chiamata corpo, hanno, in
qualche modo, introdotto nella nostra vita una serie di variabili e
fattori disarmonici contro-sopravvivenza atti a produrre alterazioni
nella nostra unità psiche-corpo al fine di rendere sempre più
disarmonica la connessione tra il nostro corpo fisico e il nostro Sé,
la nostra controparte spirituale. Di questa componente
spirituale il corpo ne è lo strumento per mezzo del
quale lo spirito opera e interagisce con il mondo materiale
per la sconoscenza del Sé: se una parte non "collabora" con l'altra,
viene a determinarsi una condizione di schiavitù.
Uno dei
presupposti cardine
della meccanica quantistica è il fatto che la vita si basa su
infinite possibilità e solo quell'aspetto al quale l'osservatore
si sente più affezionato diviene realtà. Ma un altro aspetto
importante ed intrinseco alla creazione è che dal momento in cui la
realtà viene creduta reale, ancor prima che sia addirittura a volte
resa manifesta, si è GIA' balzati su una nuova linea del tempo. Questa
linea del tempo può essere cambiata se si cambia il modo di osservare
dell'osservatore, cioé TU.
Quindi
ci sono infinite possibilità tra cui
l'osservatore ne sceglie una e, contestualmente alla manifestazione che
osserva in quel momento, determina anche un POI e questo
seguito è proprio di quella specifica linea del tempo. Ogni volta che
l'osservatore cambia il suo sentire, salta da una linea del tempo ad
un'altra e quindi modifica il futuro. Quindi il "destino" non è altro
che il proseguire di una linea del tempo che si è scelta e che possiamo
cambiare se cambiamo il nostro sentire, semplicemente balzando
su un'altra linea del tempo con un andamento (futuro
o destino) diverso.
Ci sono
degli individui che sono in grado di
vedere nel futuro: questa abilità è normalmente definita chiaroveggenza
e non è altro che l'abilità di riuscire a vedere come è costituita in
futuro l'attuale linea del tempo; questi individui venivano anticamente
chiamati profeti. Ricordo di una bella frase di
qualche anno fa che diceva che il miglior profeta è colui al
quale non si avverano le profezie; il motivo sta proprio nel fatto che
se qualcuno riesce a vedere il seguito della linea del tempo
che io sto cavalcando ORA e mi avvisa di cose che mi possono accadere
POI, io posso, con un cambio di
atteggiamento, saltare su un'altra linea del tempo e cambiare
il mio destino; il risultato sarà che quella profezia non si avvererà e
sicuramente non andrò incontro a spiacevoli imprevisti (gli imprevisti
sono quegli effetti che l'individuo non ricorda che sarebbero venuti
fuori dal suo gioco).
Il
fatto di avere questa abilità di leggere il futuro non necessariamente
ti deve etichettare come "Santo" e questo lo dico perché sto per
presentarvi qualcosa di abbastanza impressionante che vide in maniera
profetica un eremita del 400 d.C. (parliamo di
oltre 1600
anni fa) che hanno fatto santo e che fece una profezia per i nostri
giorni; quest'uomo è conosciuto come San Nilo il Sinaita (qui di lato),
abate
del monastero di Ancyra (Ankara - Turchia) e discepolo di San
Giovanni Crisostomo. Questo San Nilo (San Nilus) non è da confondersi
con il
calabrese Nicola Malena che 500 anni più tardi, in suo onore, assumerà
il
nome di San Nilo e diverrà il fondatore dell'abazia di Grottaferrata
vicino Roma.
A noi non
interessa l'interpretazione da un
punto di vista canonico, ma solo capire cosa sta accadendo e perché sta
accadendo.
La
profezia dice quanto
segue...
Dopo
l'anno 1900, vicino alla metà del ventesimo
secolo (siamo quindi intorno al 1950 - N.d.A.), le
genti di quel tempo diventeranno irriconoscibili. Quando
si avvicinerà il tempo per l'Avvento dell'Anticristo, le menti delle
genti diventeranno annebbiate dalle passioni carnali e il disonore e
il vivere senza legge cresceranno più forti.
Allora
il mondo
diventerà irriconoscibile. L'apparenza della gente cambierà e sarà
impossibile distinguere gli uomini dalle donne per via della loro
mancanza di pudore nel vestire e nello stile della
capigliatura.
Le
persone diverranno crudeli e saranno
come animali selvaggi
a causa delle
tentazioni dell'Anticristo. Non ci sarà rispetto né per i genitori, né
per gli anziani, l'amore sparirà e i Pastori Cristiani, i
vescovi e i preti diventeranno uomini vani e mancheranno completamente
di distinguere la via della mano destra da quella della sinistra.
In
quei tempi futuri la morale e
le tradizioni dei cristiani e della Chiesa
cambieranno: la gente abbandonerà la modestia e regnerà lo spreco a
tutti i costi; la menzogna e l'avidità raggiungeranno alti livelli e
disgrazie
toccheranno coloro che hanno accumulano
tesori. Lussuria,
adulterio, omosessualità, cose segrete e delitto governeranno la
società.
In quel
tempo futuro, la gente sarà privata della
Grazia dello Spirito Santo [...] e, a causa del potere di
crimini così grandi e di
così grande permissività, non avranno più rimorso per
nulla.
Tutte le
chiese saranno private di pastori
pii e timorosi di
Dio e capiteranno disgrazie ai cristiani che, senza guida,
rimarranno soli nel mondo in quel tempo: perderanno
completamente la loro Fede perchè non avranno l'opportunità di vedere
la luce della conoscenza proprio da nessuno.
Allora
si separeranno dal
mondo rifugiandosi in santi rifugi in cerca di alleggerire le loro
sofferenze spirituali, ma incontreranno ostacoli e restrizioni
dappertutto. Tutto
questo risulterà dal fatto che l'Anticristo
vuole prevaricare tutto e tutti per diventare il governatore
dell'universo e farà miracoli e darà segni fantastici. Nascerà anche
una
sapienza depravata in cui l'uomo infelice si rifuggerà, cosicchè questi
scoprirà un
modo per cui può conversare con un altro da una parte
all'altra
della terra (telefono N.d.A.). A quel tempo gli uomini voleranno come
uccelli e
discenderanno nel fondo del mare come pesci (aerei, navi e sommergibili
N.d.A.). Quando
avranno
realizzato tutto questo, questa gente infelice vivrà tutta
l'esistenza senza mai accorgersi, poveretti, che questo è
l'inganno
dell'Anticristo. Eh l'empio, che non capisce che in questo
modo completerà la scienza con la vanità e
questo li farà uscire dalla retta via; questo porterà a che le
persone perderanno
la loro fede nell'esistenza di Dio per mezzo di tre apostasie
(abbandono della propria fede per seguirne un'altra, in questo caso le
tre tipiche tentazioni umane: il potere, i bisogni del
corpo, l'adorazione - N.d.A.). Allora
Dio, che è tutta Bontà, veduta la caduta della razza
umana, abbrevierà
i giorni per merito di coloro che si sono stabilmente dedicati
al proprio Sè, perchè l'Anticristo vorrebbe
indurre in tentazione perfino "i dedicati", se ciò fosse possibile... Allora
giungerà soluzione per mezzo della spada del castigo che
apparirà improvvisamente e ucciderà il pervertitore e suoi
servi [poiché la vita vuole tornare
in equilibrio].
Beh,
proprio centro perfetto!!!
Innanzitutto
iniziamo
dalla fine e cerchiamo di
cancellare, a rigor di logica, questa paura di un dio che fa
soffrire l'uomo fino a un certo punto e poi lo salva grazie agli
eletti, uccidendo il pervertitore; vediamo come funziona per davvero.
Non si
deve cadere
nell'errore di
impersonificare la vita - cioè dio - e si deve distinguere l'aspetto
profetico, cioè come le cose si vede che accadranno, dall'azione che è
simbolica.
Inoltre, quando parliamo di tentazione, essa è semplicemente lo stimolo
che l'ambiente ha sulle forme-pensiero dell'individuo a cui non riesce
a porre freno; per questo motivo
qualsiasi persona che non è seriamente centrata sul proprio Sè, è
effetto delle restimolazioni ambientali: quindi nessun diavoletto,
satana o belzebù che ci adesca. Il termine medico "il DEMONE del gioco"
ce la dice lunga per la comprensione della cosa.
Nel servizio che potete
leggere sul sito della
Trilogia dell'IO SONO il cui titolo è La vita tende all'equilibrio, si
parla di spade e di bilancie, due classici simboli che indicano
l'equilibrio.
Presso gli egiziani il compito di riportare
l'ordine sovrano nelle cose
era compito della dea Maat il cui elemento caratteristico è la piuma di
struzzo.
Nell'immagine di destra
vediamo la bilancia di Maat
(vi è raffigurata la piuma sull'asta centrale) e vediamo il
dio Anubi
(quello con la testa di sciacallo) mentre
accompagna per mano l'anima del defunto alla pesatura su una bilancia a
due braccia.
la
dea Maat
la pesatura dell'anima del defunto
Poiché il cuore è
l'indicatore della quantità delle
forme-pensiero attive nell'individuo, su un piatto della bilancia
veniva posto il cuore del defunto e sull'altro piatto
si poneva la piuma di struzzo di Maat: se la
bilancia rimaneva in
equilibrio, l'anima era salva, ma se il cuore era più pesante della
piuma,
l'animale che vedete a destra dell'asta centrale della
bilancia divorava l'anima del defunto. Questo animale
rappresenta la naturale estinzione del corpo eterico tra la
morte fisica e una nuova incarnazione.
La simbologia
della bilancia è divenuta la
strada maestra per
le simbologie successive; quindi quando parliamo dobbiamo
capire
in quale cultura affondano le nostre radici di pensiero. Oltre
alla
bilancia a piatti contrapposti, anche la spada, al di là dei
significati violenti che difficilmente riusciamo a tenere lontani, per
la sua simmetria è vista come simbolo di equilibrio in quanto
è una figura perfettamente simmetrica. Per gli antichi Greci ad
esempio, l'idea
di giustizia era collegata all’ordine dell’universo per cui cose e
individui avevano una propria funzione e una condizione determinata
all’interno del cosmo e la dea della giustizia Dike (in latino
Iustitia) era colei che vigilava sulle ingiustizie e avvertiva Zeus
dell’ordine violato.
Le divinità
che riguardano la giustizia e
di cui ancora oggi facciamo
uso, sono infatti raffigurate da una donna che ha in una mano la
bilancia e nell'altra la spada, simboli quindi di un ineluttabile
destino di "ritorno all'equilibrio".
Ora viene il
bello: è
mica dio che riporta in equilibrio le cose? Beh, se IO=VITA=DIO allora
è
la Vita stessa a farlo poiché la Vita si basa su dei fondamenti e
questi fondamenti danno luogo a delle leggi.
La
Vita è movimento e risulta essere il prodotto di forze
contrapposte;
se non ci fosse una contrapposizione, non ci potrebbe essere Vita: bene
e male, bello e brutto, grande e piccolo sono dicotomie e senza una
delle due forze non
può esistere movimento e quindi Vita. Quando ci si sposta troppo in là
o troppo in qua, per il solo fatto che la Vita non può finire, come un
pendolo, si incontra una barriera oltre la quale più in là non
si
può andare e quindi si è obbligati a ritornare indietro; questa
perentorietà della Vita è raffigurata dalla Spada, in quanto la Vita
protegge se stessa dall'estinzione.
Per
questo necessariamente si deve ritornare
all'equilibrio; oggi stiamo andando verso una fine del mondo per il
fatto che stiamo andando verso la fine di un modo di pensare poiché una
delle componenti la dicotomia non può essere spinta
oltre un
certo limite fino ad esistere da sola rispetto alla concorrente sua
opposta,
poiché non può esistere nessuna dicotomia parziale poiché
questa sarebbe come un assoluto e gli assoluti non possono esistere.
Ora,
approfittando delle dicotomie, passiamo a spiegare cos'è l'Anticristo:
è il punto massimo di distanza dal Sé in cui la condizione che dà luogo
allo squilibrio dicotomico è alla massima espressione; è la
condizione di
massima polarizzazione oltre la quale non si può più
andare lontano dal centro. Quando si perviene al punto di
massimo
sbilanciamento, il sistema
crolla per tornare in equilibrio, per cui il vero problema non è
l'Anticristo che è una soluzione
alla dispersione del Sè, bensì l'atto della dispersione stessa.
La
verità è che
abbiamo a che
fare con la
luce contro le tenebre, il bene contro il male: questa non è
un'allegoria;
non tiriamo in ballo satana, belzebù o le
superstizioni
del passato: qui il problema è che abbiano a che fare con
persone reali che inducono a pensarla in modo distorto creando
uno squilibrio.
Quando
comprendiamo che i problemi sono creati da noi e dal nostro
comportamento, allora possiamo comprendere una cosa strana che sta
nella natura di questo universo; immaginiamo di avere una stanza buia
di un nero pesto: sarà sufficiente entrare con una piccola candela per
portare luce, ma, al contrario, non è possibile, per quanto buio
portiamo, poter prevaricare la pur minima luce di una candela: non
è possibile fare il contrario. Non si può entrare in una stanza ben
illuminata
piena di verità e amore con un pezzo di male e di oscurità e
sterminare la
luce. E' evidente che la verità, la luce e il bene vinceranno sulla
menzogna,
l'oscurità e il male.
Per
quanto su
questo pianeta siamo nei guai - siamo
davvero nei guai - la forza della verità e della
luce è così
profonda e così potente
che alla
fine vincerà; per questo dico che siamo condannati ad essere felici.
Quindi
non esiste un uomo che è l'Anticristo, ma è il comportamento
incosciente, esprimendosi fisicamente nelle forze
delle forme-pensiero, che deve
vivere la sua fine del mondo, la fine della polarizzazione
dello
sbilancio dicotomico. Fermo restante una predisposizione, solo
se
nella mente
c'è una condizione di polarizzazione è possibile che qualcuno vi si
possa agganciare per controllarvi, ma per creare una condizione c'è
bisogno di far sì che l'individuo vada in accordo con dei dati falsi; a
quel punto frittata è fatta.
Molti
ricorderanno che
introducemmo sia il
servizio Cos'è la
verità che il film Zeitgeist, con queste frasi:
Le
parole sono il mezzo
per giungere al significato e,
per coloro che vorranno ascoltare,
per giungere all’affermazione della verità e
la verità
è che
c’è qualcosa di terribilmente marcio.
Crudeltà e ingiustizia, intolleranza e oppressione:
lì dove una volta c’era la libertà di obiettare,
pensare e parlare nel modo ritenuto più opportuno,
ora ci sono inquisitori e sistemi di sorveglianza
che vi costringono ad accondiscendere.
Perché è accaduto?
Come è accaduto?
Di chi è la colpa?
Sicuramente ci sono alcuni più responsabili
di altri che dovranno rispondere di
tutto ciò.
Ma, ancora una volta, a
dire la verità,
se vogliamo trovare il colpevole,
non c’è che da guardarsi allo specchio.
Lo so perché lo avete fatto!
Perché avevate paura:
guerre
malattie
nemici
indebitamento.
C’era una quantità enorme di problemi e su questo,
dall'inizio dei tempi,
ha fatto facilmente presa un’azione diabolica che,
facendo leva sui SIMBOLI,
era atta a sopprimere la vostra ragione e
a privarvi del vostro buon senso.
I popoli non dovrebbero aver paura dei simboli:
sono gli uomini che conferiscono potere ai simboli;
di per
sé un simbolo è del tutto
privo di significato…
Il
simbolo è un
elemento di un mito, ma un mito non è una storia vera, è una
storia falsa creduta vera dai più e, se ci vai in accordo, allora perdi
te stesso e quando hai perso te stesso hai perso tutto, non ti rimane
più niente. Anzi sì, ti rimangono Scienza e Religione...
Quindi, come
è
potuto accadere che
siamo finiti così in basso? Cos'è che ha fatto sì che la
condizione anticristica funzionasse così bene fino ad
arrivare ormai all'estinzione della razza umana in qualità di
forme fisiche? La causa sono i...
DATI
FALSI
Come
pensate possa “funzionare” un uomo amputato di metà cervello? Credete
possa essere cosciente delle sue azioni? E se invece ci rivolgiamo ad
un sistema più grande, alla sua unità psiche-corpo e
buttassimo via la psiche, credete che con il solo corpo possa
esprimersi meglio che con mezzo cervello visto che è proprio
il
corpo ad essere totale effetto delle forme-pensiero?
Il
detto "Dividi et impera" che significa "Dividi e domina" è possibile
solo
in questo modo: nell'uomo dividi e contrapponi la parte
psichica a
quella materiale e vedrai che tra le mani non avrai più esseri
pensanti, ma burattini che ti imploreranno di guidarli.
Democrito
460-370 a.C.
Socrate
469-399 a.C.
DA
COSA E'
INIZIATO TUTTO
Democrito
e Socrate sono due filosofi greci che hanno scritto la storia, la
storia di cui stiamo parlando. Democrito
è colui che ha coniato la
parola atomo - indivisibile - affermando anche: "Tutto ciò che esiste è
solo in ciò che vedi; nello spazio vuoto non c'è nulla". Questa
affermazione pose le solide basi al concetto di materialismo in cui non
c'era posto per quell'attività invisibile chiamata
vita.
Democrito spiegava che oltre agli atomi c'era lo spazio vuoto che li
conteneva e che tutto il movimento era il risultato della collisione
tra atomi. Democrito è un meccanicista.
Dal
canto suo, Socrate
diceva che esiste una energia invisibile (chiamata
Forma o Anima), la quale forgia la materia e che era qui prima del
mondo materiale ed esisterà per sempre; quest'energia è separata dalla
materia, è perfetta ed è immutabile. A questo punto, quando si rivolge
al mondo materiale lo vede imperfetto e un'ombra del mondo
spirituale. Socrate è quindi uno spiritualista
e la religione segue
Socrate poiché dice che noi dobbiamo andare in un mondo perfetto - il
Paradiso - poiché questo mondo è imperfetto. In opposizione alle
religioni che si sono accampate la proprietà del mondo
dello spirito, la Scienza segue Democrito in quanto fautore della
concezione materialistica.
Il
problema è che le due strade sono praticamente rimaste separate e hanno
negato all'uomo qualcosa che solo insieme potevano portarlo alla
realizzazione del Sé.
Uno
sporadico evento di
unione delle due arti, si
ebbe agli inizi del 1600,
grazie a Cartesio, il quale tende a
mettere insieme corpo e anima: "Cogito ergo sum" cioé "Penso quindi
sono".
Ma
alla fine del 1600 si rifà marcia indietro: il pensiero di Democrito
trova la sua massima
applicazione negli studi di Isaac Newton il quale dimostra che il
sistema solare è una macchina che risponde a pure leggi fisiche nei
cui calcoli Dio, lo spirito o l'anima, non rientrano affatto. Se
l'universo è una macchina, studiandone tutte le sue parti riusciremo ad
avere maggiori informazioni su come funziona la macchina più grande,
appunto l'universo. Poi venne Darwin e l'uomo e tutta la vita vengono
visti come un insieme meccanico in cui i tratti caratteriali vengono
tramandati per mezzo della biologia. Un centinaio di anni
dopo Darwin, un altra vittoria è assegnata al materialismo: Watson e
Crick (1953) scoprono il DNA nel quale si crede che tutto ciò che siamo
non è altro che la risposta ad agglomerati chimici. Tutto quello che è
accaduto han fatto credere alla Scienza che sono solo i fattori
biologici a determinare la bontà di un'esistenza.
Da
questa scoperta nasce la medicina moderna, per la quale il
funzionamento del corpo può meglio essere spiegato se
studiato pezzetto per pezzetto al fine di trovare
corrispondenze
univoche di causa-effetto tra la cellula
specifica di un organo e la molecola chimica: la
medicina vede
il corpo umano come una macchina chimica che comunque deve rispondere a
leggi più o meno
complesse e quindi ritiene che per ogni determinato
male ci debba essere una determinato rimedio che lo cura; la medicina
non vede l'uomo nella sua integrità psico-biologica, ma solo
come un corpo-macchina; ma così facendo appoggia il concetto di
FRAMMENTAZIONE e non quello di UNITA'.
Cosa fa
la
scienza per mezzo della medicina?
Beh, prendi questo
farmaco: serve per quest'organo e il dolore non ce lo hai più! Una
formula "chimica" mette a posto il sistema e il gioco può ricominciare.
Questo è il motivo per cui esiste il nefrologo, l'epatologo, il
cardiologo, l'endocrinologo fino ad arrivare ad una ulteriore
aberrazione: credere che la mente sia il cervello, per cui dando
farmaci come fa lo psichiatra, si curano le malattie mentali.
Per la
medicina, l'uomo è un corpo e il corpo è una macchina biochinica
controllata dai geni i cui comportamenti rispondono a delle molecole
chimiche chiamate farmaci. Per questo motivo il medico guarda il corpo
e
non il tutto con la sua energia: quando dobbiamo
studiare un'energia,
allora la scienza si impegna con degli strumenti, ma quando la medicina
deve studiare una malattia, non prende in considerazione
l'energia, ma solo il corpo; in questo modo selvaggio, il
medico
divide l'energia dalla materia e quindi effettua uno studio parziale,
uno studio nel quale è previsto solo l'uso di materia - farmaco - che
agisce su dell'altra materia - corpo - non prendendo in considerazione
quei fattori "energetici" tipo l'ambiente in cui vive, i problemi che
lo opprimono e altre forme non materiali di espressione. E' per questo
che
la medicina attuale non può contemplare in alcun modo una cura completa
al paziente fin quando valuterà solo l'osservazione del corpo.
L'alchimista francese Nicolas Valois diceva: "Perdendo la purezza di
cuore, si perde la Scienza": questo è un monito che dovrebbe far
riflettere.
E
la
religione? Beh, a essa possiamo dedicarle solo due righe
poiché
i
danni che ha creato si trascinano da almeno 4.000 anni: il
paradiso non ha nulla a che fare con il corpo poiché non è in questa
dimensione, anzi meglio se lo martoriamo e, tra le centinaia di metodi
di "purificazione corporale", il cilicio è rimasto famoso. Il
cilicio è una cinghia uncinata o formata da una corda ruvida
costellata di nodi che viene stretta attorno alla vita o alla coscia
in modo da provocare un dolore non estremo, ma costante. Gli asceti
cristiani erano soliti indossarlo sulla nuda pelle per fare penitenza e
mortificare la carne. Restò in uso ai penitenti, ad alcuni pellegrini e
come arma di santificazione e purificazione in alcuni ordini o
confraternite religiose. (definizione da Wikipedia)
cilicio (1)
QUESTA
STORIA DEVE FINIRE
Non
possiamo più tollerare di vedere l'uomo diviso nella sua integrità
psico-biologica poiché così ce la possono raccontare e controllarci
(Dividi et impera). Quando le dicotomie tornano in equlibrio, è vero
che c'è una fine del mondo (del sistema), ma perché una parte della
dicotomia non può esistere senza l'altra, ecco che, in attesa
dell'inevitabile unità, deve anche esserci
qualcuno che dall'altra parte usa la consapevolezza che è stata
persa dai più.
Prendiamo
una torta: se siamo in cinque
ognuno di noi ne
prenderà una fetta di una certa grandezza; ma se gli ospiti saranno in
quattro, ognuno si beccherà una fetta più grande.
La
consapevolezza funziona alla stessa maniera: essa può
essere contenuta solo nella mente, per cui se più persone
perdono
il
senno, quelli che rimangono ne avranno di più a disposizione
poiché saranno portati dalla vita stessa ad esprimere di più se stessi
e quindi ad essere più consapevoli (i conti alla fine devono tornare).
E' per
questo
motivo che dopo guerre e carestie si hanno grosse rinascite, appunto
perché i pochi assennati che sopravvivono, in quanto
assennati, possono esprimere
in una sola volta molta più
genialità dovuto a un maggior possesso di consapevolezza
potenziale che se questa
fosse distribuita a più persone.
Oggi
scienziati e religiosi rinnegati si stanno mettendo insieme per
determinare una svolta olistica e totale alla natura dell'uomo poiché
si
sono resi conto che spirito, mente e corpo (una Trinità indivisibile)
non possono
esistere separatamente se si vogliono raggiungere veri traguardi
spirituali. Uomini di scienza e uomini di
religione
stanno
cominciando a sentire che c'è qualcosa di più di tutto ciò che ci è
pervenuto fino ad oggi: sono alla ricerca dei dati veri sulla vita,
poiché solo con questi dati saranno confermate e spiegate le verità che
illuminati e ascesi hanno rivelato agli uomini, ma che questi non hanno
compreso poiché non avevano orecchie per ascoltare. Stanno comprendendo
che è assolutamente vero che "la verità ci renderà liberi".
In
questo divertente
filmato possiamo vedere come è
andata
e cosa sta accadendo:
Qui il
vero aspetto è
che al mondo del potere fa
comodo il fatto di
mantenere separate le due cose, poiché più
tengo l'uomo nell'ignoranza circa le sue costituenti
psiche-corpo, più posso controllarlo. Immaginate che a suo tempo i
bramini, per mantenere il potere sui fedeli, si erano inventati una
lingua difficilissima, il sanscrito, poiché dio parlava il sanscrito,
per cui loro che erano le persone colte si eressero a pontefici tra dio
e il popolo.
La New
Age, nonostante
l'immane confusione che ha
portato nell'ambito spirituale, ha indubbiamente avuto il merito di
mettere sotto il naso
degli
uomini l'aspetto olistico ormai dimenticato da qualche migliaio
d'anni. Vediamo allora quali sono le...
LE
VERE PARTI
FUNZIONALI DELL'UOMO
SU CUI FAR LEVA PER
LIBERARLO
Certamente
ogni epoca
ha i suoi strumenti di
controllo e se una volta per fare un grosso danno per le religioni era
sufficiente "appropriarsi" dell'anima per mezzo delle superstizioni del
medioevo o del crudele dio degli ebrei, successivamente anche la
Scienza ha dato il suo contributo con nuove armi di controllo di massa,
ma stavolta non dicendo il falso, ma non dicendola tutta, cioé
occultando.
La Scienza ha la responsabilità di non aver
appoggiato ricerche i cui risultati avrebbero aperto gli occhi
alle masse: per continuare a mantenere il potere, Scienza e Religione
dovevano in qualche modo fornire dei dati falsi
che occultassero
le proprie mancanze; altrimenti come si fanno a vendere medicine e
preghiere?
Tra un
po' entreremo
nel vivo del servizio poiché
parleremo della ghiandola pineale e di qualcos'altro che gli antichi
yogi avevano individuato e che solo dopo più di 3000 anni, grazie ad
uno sparuto gruppo di scienziati disseminato per il mondo, è
venuto a
galla.
Una
trasmissione meccanica è composta da un insieme di organi
detti
ingranaggi, appositamente assemblati, atti a trasmettere un movimento;
se
una delle parti che compongono la trasmissione viene a mancare, la
trasmissione del movimento si interrompe e il lavoro finale per cui il
sistema è
stato creato non si
compie.
Prendiamo
un orologio: al suo interno vi sono centinaia di parti che ne
permettono il movimento e nessuna di queste è inutile; un
orologio
senza uno dei suoi ingranaggi, non funzionerebbe.
L'orologio potrebbe
essere d'oro o di platino, tempestato di brillanti o smeraldi, ma
sarebbe assolutamente inutile ai fini della lettura del tempo. Ma,
ancora, sareste in grado di guidare un'auto senza motore o una barca a
vela senza vela o di accendere una lampada senza lampadina?
Magari
adesso vi
starete chiedendo il perché di
queste domande tanto strampalte quanto ovvie, che Arcangelo sta
facendo. Il concetto è questo: cosa accade a un essere se lo priviamo
del suo concetto di unità psicobiologica, cioé del fatto che PSICHE e
CORPO sono una complementare all'altra, ne offriamo una parte alla
Religione e l'altra alla Scienza?
Nel
corpo dell'uomo esiste una parte che, se attivata, pone il corpo fisico
a diretto contatto con la fonte infinita di energia vitale donandogli
salute perfetta, gioia, estasi e immortalità potenziale, ma ciò che
attiva questa parte è la compassione, cioé quella tenerezza
verso ciò che è fuori di noi che ci viene dalle profondità del
nostro cuore cristico che è UNITA'.
L'uomo
è composto da 7 corpi che fungono da ingranaggi che, innestati l'uno
sull'altro, consentono all'energia
vitale di scorrere fino al corpo
fisico. Si deve ricordare una cosa: energia e informazione
sono due
aspetti di una stessa medaglia. Un'energia non può
esistere in
forma neutra, senza informazione e così nessuna
informazione può
esistere senza un'energia che la sostiene: informazione+energia creano
la realtà e nell'esistenza tutto funziona così. Nell'IO SONO
leggiamo: "... poiché
come
io
creai e generai quell'idea, così nell'atto stesso io generai in essa il
potere di creare e generare il desiderio [l'energia N.d.A], desiderio
di portare a
manifestazione esterna tutte le possibilità dell'idea stessa."
Un'idea,
nel momento in cui è generata, determina contestualmente
l'energia e,
nello stesso momento, dà luogo a una realtà, la realtà prevista
potenzialmente in
quell'idea; per questo si dice "Sia fatta la tua volontà come in cielo
così in terra", cioé quello che è stato pensato dal Creatore (cielo),
possa essere reso manifesto (terra). Il sistema
IDEA-ENERGIA-MANIFESTAZIONE è un altro sistema trino
per cui non può
esistere un'idea senza
energia o un'energia senza un'informazione (un'idea) che prima o poi
non si manifesti.
Ancora nell'IO SONO leggiamo: "Ciò
che in me ti
potrebbe sembrare un desiderio di esprimersi, è solo la necessità della
mia Idea di me stesso di Essere, cioè d'esprimere se
stessa. Perciò, ogni vero desiderio tu senta, esso deve
necessariamente, una
volta o l'altra e in qualche modo, essere adempiuto. Ciò che nelle
personalità umane è chiamato desiderio, non è che l'azione necessaria
della mia volontà che spinge la mia Idea a esprimersi in
manifestazione esterna, cioè in esistenza."
Quindi parliamo
di mondo della forma
(realtà) in quanto un'energia viene informatizzata
da un'idea la quale raggiunge il cervello fisico, genera un desiderio e
dà luogo alla manifestazione, alla realtà: siamo nel mondo delle forme.
Lo scopo dell'idea è, per
mezzo dell'energia, di CREARE. Anche per questo si dice che Conoscenza
e Energia determinano la natura della realtà.
La
seguente immagine, estremamente ricorrente in forme
più o meno simili, ma con egual sostanza in molte filosofie,
libri e pagine di
internet,
ci dà un'idea di come possano essere rappresentati più corpi
intorno a quello
fisico
dell'uomo (questa immagine è data a puro titolo di esempio in quanto,
come si può notare, esprime un tipo di rappresentazione a otto corpi):
Il
concetto è questo:
l'energia è una cosa,
lo
Spirito è il creatore
delle cose. L'energia, come ogni cosa creata,
deve sottostare a quello che è definito Ciclo di esistenza
rappresentati in Oriente da Bramha, Visnù e Shiva, cioé rispettivamente
il creatore, il sostenitore e il distruttore (o
iniziare-cambiare-fermare oppure nascere-crescere-morire). Nella nostra
lingua
possiamo dire che ogni cosa nasce, cresce e muore: qualsiasi cosa è
soggetta a ciò,
anche l'energia.
Ma come "muore" l'energia? Solo quando essa, dopo aver
creato la realtà, diviene motivo di esperienza per il suo
creatore il
quale la converte
in consapevolezza. In quel momento
l'energia cessa di esistere.
Se qualcosa blocca l'energia nel suo
viaggio, essa diviene "stazionaria" e rimane bloccata in uno dei sei
corpi intorno a quello fisico in quanto forma-pensiero. Ecco
il
problema: un individuo che ha intorno a sé forme-pensiero non è in
grado di controllare il suo universo, bensì ne è effetto, motivo per
cui non potrà uscire dal ciclo delle nascite e delle morti in
quanto
non è stato "promosso" a una successiva classe nella Scuola
della Vita. In questa immagine possiamo vedere come l'energia ritorna
all'IO come consapevolezza per mezzo dell'attività creativa
dell'Essere:
il
Ciclo di comunicazione del Sé (Ciclo di esistenza)
Come si
vede dai
quattro bollini rossi, un Ciclo
di esistenza nascere-crescere-morire
può essere più correttamente compreso se lo vediamo in termini di
energia: IL NULLA (1) > LA CREAZIONE (2,3) > IL NULLA
(4).
La
caratteristica
fondamentale dell'esistenza, come
si può vedere da questo ciclo, è che l'energia deve sempre circolare.
L'IO SONO, il Primo Motore Immobile,
determina il movimento e qualsiasi violazione di questo principio
determina un problema e qualsiasi problema è un ERRORE DI
COMUNICAZIONE.
Come si
manifesta
un problema di comunicazione tra l'individuo e il Sé? Col
fatto che
l'Essere diviene affamato di
energia e dovrà succhiarla ad altri. In mancanza dell'energia del
proprio
ciclo di creazione, deve farsela dare dagli altri, o meglio la ruba.
Come fa? Con la
ragione nascosta: determina strategie al fine di "controllare" gli
altri affinché, alla fine, si senta ammirato: per un osservatore, in
mancanza del proprio ciclo energetico, l'energia che riceve
dall'ammirazione degli altri è un fatto di vita o di morte. Questo è
controllo. Questo è l'EGO!!!
A tal
fine vi consiglio
assolutamente la visione di questo film che è quasi del tutto
improntato sulla questione dell'energia, della sua scarsità e
del recupero della sua fonte inesauribile:
Gli
esseri, bloccati
nella personalità, sono
affamati di energia. Ora la domandina illuminante: come si fa a
controllare un essere? Inducendolo a bloccare il proprio ciclo di
comunicazione! A quel punto l'individuo ha un problema e se volete
controllare qualcuno, riempitelo di problemi e magari illudetelo
anche di poterglieli risolvere (cioé rendetelo anche più
irresponsabile...). Lo abbiamo visto nel servizio Stress e software: porta in stress
un individuo e ne avrai il controllo; non fanno così tutti coloro che
vogliono avere potere sugli altri? Un individuo impegnato nella difesa
non può espandersi; lo ha dimostrato scientificamente il dottor Bruce
Lipton nei suoi famosi lavori...
Ma
questo è ciò che
principalmente fanno le
religioni: ponendoti
l'obiettivo di un dio esterno, inevitabilmente rafforzano la rottura
del Ciclo di
comunicazione
e poi, presentandosi come intercessori con
dio, ti illudono di liberarti facendoti altalenare tra la colpa e il
perdono. E così fa la Scienza promettendoti di guarirti con i farmaci
che non fanno altro che danneggiarti. E tu sei sempre in stress... e
sempre controllabile.
Cos'è il
potere? Il
modo per ottenere
energia
quando non riusciamo a crearla noi. Religioni e Scienza hanno a capo
uomini di potere che non possono pensare al bene degli altri, bensì
devono usare gli altri per ottenere energia. La Religione ti promette
una bella vita dopo la morte, la scienza mentre sei ancora vivo: la
differenza tra Scienza e Religione non sarebbe nel fine che
perseguirebbero, bensì nel modo sbagliato in cui cercano di
raggiungerlo. Perché? Perché un uomo è un'unità integrata psiche-corpo
e
non è possibile andare in paradiso per mezzo degli strumenti offerti
dalla sola Religione o dalla sola Scienza, ma solo grazie ad
un supporto
integrato.
Scienza
e religione,
per spartirsi il potere, hanno
frantumato l'uomo in psiche e in corpo e lo hanno fatto smarrire in se
stesso!!!
Vediamo
tecnicamente
cosa accade. C' è un principio
il quale recita che in mancanza di dati, l'individuo se li creerà e
spesso saranno fasulli.
A suo
tempo qualcuno ha
parlato di kundalini (o energia vitale, Elan Vital,
Chi, Ki e cose del genere) che sale. Se
vediamo la seguente immagine, noteremo che sulla sagoma sono
posizionati sette chakra, i quali rappresentano gli afflussi di energia
vitale al corpo:
i sette chakra:
posizione frontale (2)
pineale
ipofisi
tiroide
cuore
pancreas
surreni
gonadi
Se non
ti
viene detta
la verità, cercherai di dare
una spiegazione a questa immagine e la spiegazione è che la kundalini,
per mezzo di apposite tecniche, deve essere fatta salire verso l'alto
una volta che entra dalle gonadi, la ghiandola del primo chakra e passa
al secondo: ciò è falso. Se ci diamo l'incomodo di vedere l'immagine
che segue, vediamo che il chakra di base non ha nulla a che fare con le
gonadi, bensì con qualcosa che è in prossimità della punta del coccige.
Inoltre si crede che il quarto chakra sia relativo al cuore: un'altra
falsità poiché esso è ancorato alla ghiandola del Timo.
i sette chakra: vista
laterale (3)
Erroneamente
si crede, inoltre, che per mezzo di
tecniche la kundalini debba essere elevata fino alla testa; ma le cose
non stanno così.
Nella seguente figura, notiamo che il Sé, la
vita, vuole
entrare dalla testa, ma per farlo ha bisogno di "passare" dalla
ghiandola pineale:
Vediamo
anche che la
Pineale è collegata in qualche
modo al cuore che fa da chiave; ebbene come funziona quindi la cosa?
Che la compassione - che nasce dal cuore - la necessità di percepire i
bisogni del mondo
relativamente al tuo posto nella vita, attiva la Pineale la quale
produce delle sostanze che vanno alla base del coccige e che consentono
l'innalzamento della kundalini. Se il cuore è totalmente aperto, la
Pineale è totalmente attiva e quella cosa in fondo al coccige consente
la salita di kundalini.
In realtà stiamo dicendo
che il cuore non fa parte dei 7 chakra, bensì è il sistema di
attivazione dell'energia vitale, come una chiave che, per mezzo della
compassione, apre la pineale la quale invia un certa energia alla base
del coccige il quale, a sua volta, apre il percorso alla kundalini
verso l'alto.
Sapete cosa c'è alla base
del coccige: la ghiandola coccigea o Corpo del Luschka. E' errato
credere che è la kundalini che deve essere fatta salire per poter
illuminare la pineale, bensì è il cuore che apre la pineale, la quale
attiva il corpo del Luschka il quale fa innalzare la kundalini che
entra dalle gonadi.
Si dice che la kundalini
è come un serpente arrotolato che si trova nella zona del perineo, tra
l'ano e gli organi genitali; se così fosse, essendo questa energia
potentissima, potremmo
mettere degli elettrodi al culo della gente e far andare i pulman
dell'azienda tranviaria delle nostre città, così risparmieremmo
un mucchio di energia; ma le cose non stanno così.
Il serpente arrotolato
rappresenta un potenziale e in realtà si riferisce all'energia del
campo quantico che, entrando dalle gonadi, se la ghiandola coccigea è
abilitata dalla pineale, va su fino alla testa producendo miracoli e
anche l'ascensione. Le cose sono esattamente al contrario di come
vengono pubblicizzate che siano e ciò perché questi maestri
e istruttori di discipline orientali non hanno mai vissuto ciò
che proclamano.
La corretta collocazione dei 7 chakra è la seguente:
pineale
ipofisi
tiroide
timo
pancreas
surrene
luschka
per
cui il cuore è un attivatore e le gonadi rappresentano il punto di
ingresso del prana e sono fuori da questo elenco pur essendone
parte funzionale integrante.
Si è scoperto che nell'atrio destro del cuore di un uomo che
ama, a cura di un'area di 40.000 cellule nervose specializzate, viene
prodotto
un neuropetide (proteina di origine nervosa) chiamato ANP (Peptide
Natriuretico Atriale), la sostanza che, come una chiave, apre
l'attività della serratura della pineale. E' per questo motivo che la
Pineale, indicata come il chakra-fiore delle 972 funzioni, è in grado
di
produrre a sua volta 972 chiavi che, per mezzo del circuito ematico,
raggiungono tutte le 7 ghiandole/chakra a partire dalla Ghiandola del
Luschka le quali consentono l'ascesa della
kundalini per ottenere livelli di illuminazione sempre maggiori. Ma
prima che questa kundalini
salga, è necessario che i chakra siano aperti e questi lo saranno nella
misura in cui manifesteremo il nostro Sé nel posto in cui ci troviamo e
quindi avendo cura di tutti gli aspetti dell'esistenza (il
nostro
corpo, la natura, i gruppi di appartenenza, la famiglia, l'ambiente
ecc.); sono i chakra
che
fanno salire la kundalini una volta aperti e non è la kundalini che
apre i chakra: vi hanno ingannati. Questa è la sequenza:
Una pineale
attiva consente di sapere cosa il tuo Sé vuole, per cui la
manifestazione di quel particolare sentire si rifletterà nell'apertura
del relativo chakra solo dopo
che si è prodotta l'azione del Sé
in quanto c'è stata la
compassione, cioé la sensibilità di capire cosa fare nel posto in cui
ti trovi e quindi l'AZIONE,
l'AMORE.
A meno che nella propria vita non si sia sempre stati svegli, in una
persona anziana la pineale è atrofizzata
o addirittura calcificata, motivo per il quale non può essere in
contatto con il Sé; la pineale comincia ad atrofizzarsi intorno ai
40/50 anni e questo spiega perché abbiamo messo un limite all'età di
partecipazione alla nostra Scuola.
Al contrario, nel
caso di un uomo che non ama e che non si sente partecipe all'unità del
mondo, bensì frammentato, la Scienza ha scoperto che il suo cuore
produce ciò che possiamo chiamare la proteina della morte, l'ET-1 o
endotelina-1. Questa sostanza è quella che porta in attività l'asse
HPA, dalle iniziali di ipotalamo-ipofisi-surrene. Non voglio
soffermarmi
molto su questa cosa e mi limito a dire che questo è il sistema con cui
il
corpo fisico e il corpo eterico mantengono l'uomo sotto la volontà
delle macchine, cioé delle abitudini
e quindi delle emozioni ripetute che caricano il corpo eterico di
forme-pensiero.
Dell'asse HPA potrete trovare ottime informazioni ancora QUI.
Tutte le
crisi di astinenza sono volte a frantumare questo meccanismo.
Degli
automatismi che sottendono a ciò che l'uomo chiama miseramente
vita, voglio riportare una
illuminante affermazione di
uno
Studente della Scuola che non più
tardi di
qualche mese fa ha scritto quanto segue:
Siamo
degli strani esseri perché anche se pensiamo di pensare, il 99,9% delle
volte siamo esseri pensati e ripensati. Nonostante ciò, aberrati dai
nostri 5 sensi, crediamo di essere coscienti o… peggio,
presuntuosamente, consapevoli.
In realtà il nostro è un continuo
apparire, a partire dai primissimi anni di vita, quando indossiamo le
prime maschere dell'approvazione, del sentirsi riconosciuti e
dell'ammirazione. Recitiamo a
soggetto la parte che gli altri si aspettano da noi, come in un film,
fatto di pochi fotogrammi noiosi e ripetitivi e, come struzzi impauriti
dalla loro stessa stupidità, ci lasciamo irretire da registi e
sceneggiatori occulti, creatori del nulla che ci guidano subdolamente,
come gregge belante e senza anelito di luce, per tutta la vita, nel
buio
della mediocrità, in un sogno senza fine. Eppure, nella nostra
stupidità, se ci chiediamo se siamo svegli, meccanicamente
rispondiamo... sì, nonostante ci identifichiamo con le nostre
quotidiane nevrosi e psicosi, a volte vittime a volte carnefici,
salvatori e persecutori di un mondo che non chiede altro che
vivere, o meglio, sopravvivere... Ma, se proviamo a spegnere
l'"ESTERNA" luce, in questo maya fatto di 0 e 1, questa luce, per
quanti tentativi facciamo, resta accesa fuori e spenta dentro,
diabolicamente ignari che il nostro dito è già sull'interruttore,
tuttavia incapaci di un clic illuminante!
Ho visto campi sterminati in cui gli uomini non nascono: sono
coltivati. Bene allora...
BUONA COLTIVAZIONE, GENTE!
Pietro (Napoli)
Quando
si è in preda all'ego si è sotto il dominio dell'ET1 e questa cosa ti
rende emozionalmente staccato dalla vita per cui trovi delle scuse al
tuo comportamento freddo e non compassionevole
credendo che
i mali del mondo debbano andare così poiché sono l'effetto di
un karma inevitabile; se Giovanni sta conficcando degli
spilloni
negli occhi di Roberto, il fatto di non intervenire non è da imputare
al karma o al destino di Roberto: questa inazione è essere deficienti.
L'uso della forza senza motivo di sopravvivenza è violenza, ma non
usare mai la forza, anche quando è motivo di
sopravvivenza, significa
essere
depressi. Alla
fine abbiamo dei movimenti che invece di far maturare l'uomo, lo
rendono emozionalmente distaccato dal tutto e quindi non collaborativo
nei confronti della vita, come portano cattive
interpretazioni della pratica
della non-violenza.
La
compassione spinge all’azione - ad amare - e la compassione può essere
ottenuta solo a seguito di una cosciente scelta di ESSERE al di là di
tutti gli egoismi che ci fanno credere che già "siamo".
In questa immagine è rappresentata la relazione tra la sensazione di
sentirsi frammentati e lo stress:
Cancro,
AIDS, infezioni, psicosi stanno decimando l'umanità e né la Scienza, né
la Religione potranno risolvere queste situazioni poiché ognuna tiene
separata l'anima dal corpo fisico, lo spirito dalla materia: è solo
l'integrazione di queste due
cose che potrà fornire una risposta alle condizioni umane. A tal
proposito il professor Paolo Lissoni nel suo libro TEOLOGIA DELLA
SCIENZA, spiega questa cosa in modo egregio:
È
vero che “Né l’uomo né Dio, se separati tra loro, potranno mai
guarire il cancro, ma solo Comunione fra Uomo e Dio, cioè la sintesi
nuziale chimico-spirituale lo potrà, poiché risolvere il cancro è opera
sia umana che divina: è una nuova alleanza. Gran parte dei Fedeli
legittimamente si chiede perché Dio non faccia guarire l’umanità dal
cancro. La risposta, apparentemente ereticale, ma profetologicamente
corretta, è che Dio non guarisce il cancro perché non ne è capace,
essendo ciò opera congiunta del figlio dell’uomo e del figlio di Dio,
infine una cosa sola nell’Amore di Dio. Il cancro può essere guarito
solo dall’Uomo-Dio, cioè dall’uomo a imitazione di Cristo, né dal solo
uomo, né dal solo Dio.”
Il
dottor Geerd Hamer, con la sua Nuova Medicina Germanica, ha in qualche
modo ufficializzato la figura del medico in quanto Consulente
Pastorale,
qualcuno che non si occupa solo del corpo, ma anche dell'anima:
potrebbe essere questo un segnale che le religioni hanno esaurito
il loro ciclo di vita?
CONSAPEVOLEZZA
CONTRO INCONSCIO COLLETTIVO
Siamo giunti alla
fine: il mancato uso dell'apertura del cuore provoca forme-pensiero che
sono il prodotto di cui è costituito l'inconscio collettivo. Per
far accadere qualcosa di buono alle persone di nuona
volntà abbiamo bisogno di una massa critica
di energia vitale e questo dipende dalle persone consapevoli
su tutto il pianeta e la conoscenza per far
accadere ciò non è nelle possibilità di scienza e religione che
continuano a rimanere divise e a dividere materia e spirito. Tuttavia
siamo in un momento in cui peggio di così non può venire poiché la
corda anticristica è troppo tesa e la vita deve ritornare in
equilibrio; ma se la situazione non cambia, il cambiamento
naturale determinerà un mare di violenti sofferenze
all'umanità che potremmo alleggerire se divenissimo più etici.
Qualcuno pensa che dopo questa fase si apriranno le porte per un
paradiso sulla terra: ebbene, queste persone sono delle illuse, poiché
anche se ci sposteremo dall'altra parte del pendolo, comunque se non
c'è una presa di coscienza, prima o poi torneremo di nuovo in
una
situazione come questa che abbiamo ora.
Certamente in una fase di
"bene" sarà più facile sistemare le cose, ma ciò non ci esonera dal
prenderci la responsabilità dell'ambiente in cui viviamo, cambiando ORA
le credenze con la percezione diretta nella realtà e attuando ciò di
cui c'è
bisogno nel nostro sociale. Sì, perché di sociale si tratta!!!
Ad oggi raramente ho visto un sito web o una organizzazione di
genere "spirituale" (che brutto termine) che abbia
compreso che la realizzazione del Sé si realizza nell'ambiente
in cui
viviamo e che lo pubblicizzi, al di là, spesso, di sciocchi
dischi musicali
di
meditazione, channelling, talismani e pratiche yoga di nessun valore.
Il problema è che i nostri sistemi di riferimento sono di troppo scarso
valore poiché di scarso valore sono le opere degli uomini in relazione
al posto in cui vive: le innumerevoli atrocità di cui il mondo è zeppo
mi danno
ragione.
Poiché
le emozioni non possono essere bloccate ad un determinato livello in
quanto nulla nella creazione è statico, quando permane la
situazione di frantumazione il tono emozionale si esprime sempre con
una maggior violenza e i capi del potere questo non se lo possono
permettere poiché sanno che se la popolazione diventa troppo violenta
c'è rischio di rivoluzione (nell'immagine di fianco, la decapitazione
di Maria Antonietta alla Rivoluzione Francese).
Ma per i draghi
del potere c'è il modo per sistemare questa cosa: basta dare
ogni
tanto un contentino per tirare su la gente affinché recuperi un po' di
tono emozionale, cioè farli divertire e,magari, farli sfogare
tra
loro. Nella canzone di Eduardo Bennato Meno male che adesso non c'è
Nerone
(dall'LP Io che non sono l'imperatore, 1974) l'imperatore romano è
colui che, in tutti i tempi, incarna ogni sorta di potere malefico e
nella canzone Bennato canta: Lui
comandava sopra il mondo intero, teneva tutti sotto la sua mano [...]
era per tutti un gran terrore, allora tu dicesti: meno male che adesso
non c'è Nerone [...] però in fondo ci sapeva fare e per distrarli dalle
cose serie, ogni domenca li mandava in ferie, tutti allo stadio per
farli divertire...
Allora, ragazzi, domenica tutti allo stadio che ci divertiamo, magari
anche tra di noi:
paradiso
inferno
inferno(colpa)
paradiso(perdono)
... è la solita altalena tra
colpa
e perdono o, meglio, tra stress e non stress
I nostri sistemi di riferimento determinano la posizione sulla scala
della felicità e possiamo cambiarli quando vogliamo; ma dobbiamo sapere
che possiamo determinarne
anche altri
di sistemi
di riferimento: non
esistono solo religione e scienza. Qui non si tratta di
spostare i
soliti mobili nella stanza, ma di
cambiare arredamento. Il
fatto che la società ci insegni e ci indichi dei
sistemi di riferimento, non significa che essi siano tutti quelli che
ci possono essere, poiché in questo caso non ci potrebbe mai essere
nulla di nuovo con la conseguenza di una inevitabile vita
piatta. In realtà esisti TU e quello deve essere il Riferimento
Principale; osserva con i TUOI occhi e trai conclusioni con la TUA
testa e questo è uno dei due princìpi base della nostra Scuola.
Se fossimo in possesso
di una vita tanto lunga in cui saremmo in
grado di sperimentare tutti i
sistemi di riferimento, non credete che alla fine dopo il tutto non ci
sarebbe più nulla? Ebbene, ciò che sto cercando di dire è che se ci si
affida all’IO, si intraprende un percorso in conseguenza del
quale non
si è più religione-dipendenti o scienza-dipendenti e questo significa
essere liberi poiché si otterranno anche tutte le risposte. Ma
per far sì
che ciò avvenga c'è bisogno di FARE, di aprire il cuore e di produrre
azioni di valore nell'ambiente in cui viviamo.
E certamente non serve
rimanere lì fermi, come dei
deficienti, a dire IO SONO DIO senza fare
nulla oppure a tentare
in modo
ancor più idiota di far alzare la kundalini quando il mondo ha bisogno
di noi: credere che un aumento
artificioso della kundalini serva a qualcosa è come credere che alzando
la temperatura di un termometro con una fiamma possiamo avere la stanza
più calda; se la kundalini non sale è perché
il nostro
fattore di responsabilità nei confronti del mondo è basso. Non possiamo
credere di cambiare la qualità della nostra vita senza parteciparvi
attivamente stando lì a sperare di innalzare la kundalini con
le
tecniche (vedi IL PERICOLO DELLE TECNICHE SPIRITUALI).
Ripeto che raramente un'anima si svende in
un'unica asta, ma
quasi sempre si degrada istante per istante venendo a patti con
innumerevoli piccole scelte di follia.
La più grande menzogna che la Religione ha detto all'uomo è che si
debba avere paura di dio, mentre quella della Scienza è stata che
l'uomo dipenda dalla sua biologia. NO, non è così; ora che state
cominciando a saperlo cambiate la vostra frequenza specifica,
abbracciate il concetto che dovete essere nella gioia tutto il giorno e
che non siamo nati per vivere in una parte limitata della
vita, negoziando la nostra esistenza per
piccoli attimi
di gioia perché facciamo solo un poco così di quello che ci rende
felici rispetto a tutto quello che vorremmo fare: i dati falsi e la
paura possono continuare ad avere effetto solo sulle persone disperate.
Siete voi che dovete trovare una ragione per la vostra vita e non deve
essere fornita da un dio esterno o dalla vostra biologia, poiché questa
è
schiavitù e solo con la schiavitù e lo stress da essa derivante si può
controllare un individuo. Cercate persone con le quali
possiate essere felici e non persone che vi rendano felici,
altrimenti queste si stuferanno e vi cacceranno via a pedate: solo i
simili si avvicinano tra loro.
Cambiate il sistema di
valori, aprite il vostro cuore, producete ANP e cambierà la
qualità
della vostra vita; ma se darete al vostro IO il valore che davvero gli
spetta, la vostra vita sarà una Vera Vita, poiché nell’IO c’è solo
unità e nell’UNO ci sono novità infinite, altro che noia.
Ma alla base
di tutto c'è il fatto che solo servendoci gli uni gli altri diveniamo
liberi. L'altra sera ho visto un film di Sean Penn dal titolo Into The Wild in
cui il protagonista è alla ricerca solitaria della felicità
e solo in punto di morte capisce che la
felicità è
reale solo se condivisa.
Come
puoi sapere se sei nell’essere? Senza domandarsi cosa penseranno gli
altri di te e tu ti senti già felice così; non ti
esalti e non
ti
abbatti qualsiasi cosa accada perché pensi solo a divertirti facendo
ciò che davvero senti, coinvolgendo quante più persone possibili in
quel gioco in cui vinceranno tutti: il gioco della Vita.
Solo
l'apertura del cuore può consentire la conversione
della coscienza-ego personale in una coscienza
sociale
planetaria e potrà far funzionare in modo vitale questo mondo.
Queste
cose sono conosciute dalle culture millenarie, ma qualcosa alla
nostra cultura è venuta meno. L'anticristo è personalità in azione
contro il cristo - l'IO SONO o il figlio di dio - e il risveglio delle
coscienze
annulla l'anticristo o almeno rende più soft il passaggio dall'altra
parte del pendolo.
E'
nostra responsabilità preparare ai nostri figli una terra vera e degna
di essere vissuta; forse per questo la popolazione africana
dei masai dice che la
terra non è una eredità dei nostri padri, ma un prestito dei nostri
figli...
Come
dice Carrel, in
ogni tempo l'umanità ha
sempre osservato se stessa attraverso vetri
colorati dalle dottrine, dalle credenze e dalle illusioni;
sono
proprio
queste nozioni false e inesatte che devono essere eliminate.
Noi
del Gruppo I AM proviamo compassione verso gli uomini
e ci
sentiamo onorati di cercare di ristabilire le antiche
conoscenze; la
conoscenza aiuta a conoscere la verità e la verità sei TU e questa è
l'unica cosa che ti può rendere libero.
Uomo, conosci te stesso! Verifica con la tua testa, diventane
consapevole, sostieni tutti coloro che la pensano così: il mondo ha
bisogno di queste persone; il mondo ha bisogno di te. Sostieni questo
messaggio: segnala questo servizio ai tuoi Amici dalla casella
qui sotto.