Ascensione e costante di Plank
tratto dalla conclusione della Trilogia MATRIX: A CIASCUNO LA PROPRIA ILLUSIONE

Per comprendere che cosa è la costante di Planck facciamo questo esempio: abbiamo dell’aranciata e per berla dobbiamo acquistarla inscatolata. L’aranciata rappresenta l’energia alla sorgente, il contenitore il modo in cui l’aranciata è contenuta in una quantità discreta, cioè predefinita. I contenitori che si usano per immetterla sul mercato sono da mezzo litro, un litro, un litro e mezzo o due litri e così via. Quindi, ogni volta che la fabbrica di aranciata metterà l’aranciata sul mercato, la proporrà sempre per mezzo litro o per multipli di mezzo litro. Ma nonostante la fabbrica si ostini ad usare solo quei contenitori, in realtà l’aranciata, alla sorgente, è in forma libera e non è contenuta se non nella sorgente stessa. Quindi, sia la produzione che la commercializzazione dell’aranciata prenderanno in considerazione, per convenzione, sempre il parametro del mezzo litro e dei suoi multipli. L’energia, in questo universo, si presenta sempre per mezzo della sua misura più piccola che è il quanto, o per mezzo dei suoi multipli.
Diversamente, non è possibile essere qui, poiché la costante di Planck esprime un parametro proprio di questo universo.


La costante di Planck esprime, quindi, il valore fisso e non frazionabile in cui l'energia di una radiazione è divisa. L'onda della radiazione si esprime in frequenza: maggiore è la frequenza (minore sarà la lunghezza dell'onda), maggiore è l'energia racchiusa in un quanto. L'energia cambia in quantità, ma per essere emessa viene racchiusa sempre nella stessa quantità di convenzione; quella quantità definita dà luogo ad una specifica dimensione: in un tipo di realtà non possiamo avere quanti che contengono quantità energetiche diverse tra loro; è impossibile poiché questo è il modo in cui si esprimono i diversi universi.

Cambia il numero di quanti, ma la quantità di energia racchiusa in tutti i quanti (di quella particolare vibrazione o realtà) è sempre la stessa.

Il segreto dell’Ascensione non sta nell’aumentare l’energia (questo è un uso scorretto che determina allucinazioni, cioè la visione di altri universi: questa è la pazzia), bensì nell’aumentare la frequenza, cioè pensare secondo concetti di reami di pensiero superiori, cosa normalmente sconosciuta anche a chi è nel settore spirituale.

Per questo, oltre che inutile, possono essere pericolose quelle discipline e corsi, specie quelli di genere emozionale, che non giungono alla sistemazione del punto di vista.

Un Essere Asceso (o Maestro) è in grado di cambiare a sua discrezione la costante di Planck e saltare da un universo all’altro, da uno spazio all’altro e da un tempo all’altro; ed anche di annullarla uscendo dal tempo e dallo spazio.
continua nella Trilogia...

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