Sii calmo! E
sappi: IO SONO DIO
dissertazione sul e dal libro dei Salmi
Questa frase è la versione aggiornata
nell'espressione riportata già nel libro dei Salmi.
A secondo della versione, possiamo ritrovarla nel capitolo 45 al verso
11 oppure al capitolo 46 al verso 10 oppure al verso 11.
Queste sono alcune citazioni che
ho trovato:
- edizione Liber Liber al 46:11
Fermatevi e
sappiate che io sono Dio
-
edizione del CEI al 45:11
Fermatevi e sappiate che io sono Dio
- edizione del Nuovo Mondo
delle Sacre Scritture al 46:10 Cedete
e sappiate che io sono Dio
- edizione
Astori al 46:11 Fermatevi e
sappiate che io sono Dio.
Per
quanto mi riguarda
nel 2005 ero a visitare una chiesa di una cittadina sul Garda trentino;
non sapevo che questa frase era una frase biblica, per cui lascio
immaginare quanto mi sentii strano leggere un vessillo nella chiesa che
diceva queste parole: "Stai sereno. E sappi: IO SONO DIO" con sotto la
citazione del libro dei Salmi.
La parte che segue è
tratta dall'Appendice 1, parte 2 della Trilogia dell'IO SONO.
Un’alterazione,
causata dall’Osservatore, del ciclo di comunicazione dovuta tra l’IO
SONO e l’universo nel quale si manifesta, dà luogo ad un’alterazione
del movimento e identifica l’Essere (il creatore) con l’universo (la
creazione).
Il momento di
massima differenziazione è l’istante della creazione, momento in cui
l’identità dell’Essere è completamente differenziata
dall’identificazione con la sua creazione (corpo, oggetto, situazione
ecc.).
Come vedremo nel
testo IO SONO DIO di A. M. King, per alterazione del ciclo di
comunicazione la creatura si identifica con la creazione e ciò
determina la “trappola”: viene a mancare la distanza tra l’Essere (il
creatore) ed il creato; in tal modo l’Essere si identifica con il
creato e non avendo più la possibilità di osservare nello spazio, non
può più creare: si è di fatto bloccati.
Ora,
dal punto di vista dell’osservazione,
l’attenzione apre lo spazio, l’identità lo chiude e questo è il
processo di “creazione”.
“
SII
CALMO! E sappi” è
attenzione;
“
IO SONO Dio” è
identità.
Nell’IO SONO si dice che:
«La
tua mente è costituita in modo che non può accettare nulla che non si
conformi a ciò che essa ha prima sperimentato, o imparato, e che il suo
intelletto non considera ragionevole.
Quindi,
rivolgendoti ad essa, tu adoperi i termini e le espressioni più consone
ad esprimere chiaramente al tuo intelletto le verità che esso deve
comprendere, prima che la mente possa svegliarsi alla coscienza del tuo
intento».
Perciò, quando pensi “Dio” nella frase
IO
SONO Dio,
devi immaginare Dio come ciò che tu ritieni divino, piacevole, gioioso,
eterno, amorevole, ecc. Dio è descritto nell’IO SONO come Saggezza,
Forza ed Amore; noi conosciamo meglio queste caratteristiche come
Onniscienza, Onnipotenza e Onnipresenza.
Questo è il grande segreto:
capire, quando si recita la frase che cosa si sta dicendo, quasi
mormorando, senza nessuno sforzo, con piena fiducia e secondo le
prescrizioni del movimento.
continua sulla Trilogia...
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