Io
Postato il 10
novembre 2006
1°revisione 21 luglio 2008
2° revisione 11 agosto 2008
Cos'è
IO?
Cosa
si nasconde dietro la natura delle cose?
Per capire cos'è IO bisogna
cominciare a vedere cosa non è IO.
Leggiamo prima questa famosa citazione di Alan Wilson Watts (1915-1973):
Non cercate di liberarvi dalla
sensazione dell'io: consideratela, finché dura, un aspetto o un gioco
dell'intero processo, come una nuvola o un'onda, il sentir caldo o
[...] freddo e come qualsiasi cosa che accade da sola.
Il
cercare di liberarvene finirebbe col [...] rafforzare la realtà di
quella sensazione.
Liberarsi
dal proprio io è l'ultima possibilità che rimane all'invincibile
egoismo.
Quando
la sensazione di essere separati è vissuta come tutte le altre,
svanisce dimostrandosi il miraggio che è in realtà.
Quando
gli "esercizi spirituali" sono praticati con lo scopo di raggiungere
[...] il risveglio spirituale, rafforzano l'illusione che l'io possa
essere strappato e gettato da qualche parte.
Ora voglio spiegare meglio
questa cosa e comincio col dire cosa NON è "io".
Io non è la tua mente o il tuo
corpo o la tua anima.
Io non è ciò che sei stato o ciò
che speri di essere. Io non è saggezza, potenza,
amore, odio, gentilezza o rancore, pur essendo la fonte di tutte le
cose.
Ma
poiché è impossibile giungere ad
una causa senza individuare un effetto, è possibile avvicinarsi ad essa
per mezzo della contemplazione di quelle caratteristiche del mondo
fenomenico che sono proprio SAGGEZZA-POTENZA-AMORE.
Il
nirvana, spesso erroneamente
identificato come uno stato di inattività creativa dell'essere, è in
realtà uno stato di inattività della mente rispetto a pensieri non
autodeterminati, ma non è affatto una inattività nel creare: è una
inattività degli automatismi della mente e dai filtri di false
credenze. Si è liberi dal creare senza essere soggetti ad aberrazioni
ed emozioni, per cui si riacquista la totale abilità di "essere"
senza idee basate su credenze e pensieri non autodeterminati (pensieri
non autodeterminati = un falso modo di essere).
IO non è qualcosa di definibile
oltre questa parola che ognuno può provare dentro di sé e che non si
può spiegare: TU.
IO è definibile solo per assenza di definizioni: quando hai tolto tutto
ciò che puoi definire viene a galla la verità. Qualsiasi definizione
avviene nella mente, ma l'IO,il grande essere, è fuori dalla mente e
come tale non può essere definito da parametri o parole "mentali".
Eppure tu sei quella cosa, poiché quella cosa,l'IO, è presente
dappertutto. Quando ci svegliamo al mattino noi siamo IO,ma dopo un
decimo di secondo la mente parte e comincia ad identificarsi e dice IO
SONO; ancora dopo un altro milionesimo di secondo ecco che il guaio è
fatto: la frase diviene IO SONO SEMPRONIO ed ecco che da ciò che in
origine era vero, IO, diviene una identificazione. Hai mai pensato di
percepirti per solo ciò che realmente sei, cioé IO? Sii calmo; E sappi:
IO sono Dio. Questa è la via impersonale per entrare nella coscienza
cristica.
Quando sei in quello stato, ti
senti distaccato da ciò che tu non sei, dai tuoi fardelli, dai tuoi
gravami, dal tuo passato, dal tuo futuro, dalle tue speranze, dalle tue
conquiste e da tutto ciò che ti definisce e ti fa sentire di definirti
in qualunque modo, anche buono o cattivo che sia.
Io è IO SONO IO che è essere
coscientemente dio.
Nella mia Trilogia dell'Io Sono, nel primo capitolo dell'IO SONO di
Saint-Germain, si legge:
A te che
leggi, io parlo. ...
A
te, senza guida, io sono venuto... Sei pronto a ricevere il mio «cibo»?
Se lo sei, calma la tua mente umana e segui rigorosamente la mia
parola.
IO!
Ma chi sono IO, che parlo con tanto potere e autorità?
Ascoltami: IO
SONO TE; quella parte di te che è e che sa tutte le
cose, che sempre le ha sapute e che sempre fu.
IO SONO TE, il
tuo Sé Divino; quella parte di te che dice IO
SONO ed è IO
SONO.
Io sono quella parte più alta di te stesso, che vibra dentro di te,
anche ora mentre leggi; che risponde a questa mia parola, che ne
percepisce la verità, che riconosce per sua natura tutta la verità e
scarta ogni errore, dovunque lo trovi.
Poiché io sono
il tuo vero Istruttore, il solo che tu conoscerai sempre, il
solo Maestro; IO, il tuo Sé Divino.
IO
non sono la tua mente umana, né il figlio suo, l'intelletto: essi sono
soltanto l'espressione del tuo essere, come tu sei l'espressione del
mio essere; essi sono soltanto fasi della tua personalità umana, come
tu sei una fase della mia divina impersonalità. Pesa e studia
attentamente queste parole. La tua mente, d'ora in avanti, deve essere
la tua serva e l'intelletto il tuo schiavo, se vuoi che la mia parola
penetri nella coscienza dell'anima tua. Ma sii preparato al fatto che
la tua “personalità” dubiterà di queste mie parole man mano che le
leggerai; poiché la sua vita è minacciata ed essa sa che non può vivere
e prosperare, né dominare più a lungo i tuoi sentimenti, il tuo andare
e venire, come prima, se tu accetti nel tuo cuore la mia parola e le
permetti di dimorarvi.
IO
sono sempre stato con te, ma tu non lo sapevi; ti ho espressamente
guidato attraverso il deserto dei libri e degli insegnamenti, delle
religioni e delle filosofie, tenendo sempre davanti agli occhi della
tua anima la visione della Terra Promessa; alimentandoti con la manna
del deserto, perché tu potessi ricordare e apprezzare il pane dello
Spirito e tendere ad Esso.
Ora è venuto
per te il tempo di conoscermi coscientemente;
è giunto il momento di attraversare il fiume e di passare nella Terra
di Canaan, nella terra del latte e del miele. Sei pronto? Allora segui
questa parola che è l'Arca del mio patto e passerai a piedi asciutti.
In
quest'ottica deve essere letta
la frase di Watts. L'io personale deve via via essere soppiantato a
favore dell'IO impersonale; è un processo doloroso, ma ne vale la pena.
Ma certamente, alla fine, non è che non rimane più nulla di te, non
scompare "io", tu non scompari per sempre; chi ha visto il film Al di
là dei sogni, ricorderà la frase che diceva: "Per il solo fatto che
senti di
esistere, esisti".
E' proprio così; cancella questa paura che ci hanno instillato.
Non
può esistere la morte dell'EGO
in quanto "sé" poiché ciò significherebbe la scomparsa della sensazione
di esistere; questo è un concetto falso che provoca un'enorme
confusione ad un essere che, in quanto spirito, è immortale. La morte
dell'ego in quanto "io mi sento di esistere" è una contraddizione in
termini e proprio su questo paradosso si basa l'affannosa esistenza di
un essere: tutti gli esseri, per loro natura immortali in quanto
spirito, combattono per sopravvivere; questa è stata una regola per il
creare il gioco della vita, ma non è una caratteristica dell'essere
quella di morire, semplicemente ci è andato in accordo e crede di
morire, per cui abbiamo il mondo ed i comportamenti strani che vediamo
sotto i nostri occhi.
False pubblicità sulla morte dell'io confondono
l'essere. l'io diviene IO, l'io diviene super-io, ma nessuno perde il
sentire di esistere. Inoltre, qualsiasi esercizio mirante ad uccidere
l'ego, come dice Watts, non può fare altro che rafforzarlo. Essere se
stessi significa diventare ad essere IO facendo automaticamente
scomparire la coscienza "io".
Se
fai credere ad un essere che
dovrà morire, avrà anche difficoltà a dover raggiungere il nirvana,
visto che il nirvana viene spacciato come inattività;
bloccare uno spirito, che è un creatore, nella sua creazione, significa
ucciderlo: chi va in pensione può capire bene cosa significa non aver
più nulla di utile da fare per sentirsi di esistere.
Rientrare
in possesso dell'uso del
pensiero può portare alla morte dell'EGO ALTERATO. Quando si parla di
EGO questo termine si usa come gergo, ma nel suo uso comune, quando si
parla di EGO ci si riferisce all'ego alterato, ma ho conosciuto molte
persone che stanno cercando di uccidere l'ego: follia pura...
Questa morte dell'ego alterato a
favore dell'ego è il passo determinante per il riconoscimento di Sé in
quanto spirito, quindi essere infinito; è l'inizio della ridefinizione
del proprio Sé.
C'è
ancora da spiegare che si può morire non morendo?
Allora, a questo punto, cos'è IO?
Semplicemente "è" e quando per voi non sarà più definibile, ma solo
percettibile, avrete scoperto la vostra vera natura che è Vita
Impersonale ed è semplicemente IO SONO. Questo è ciò che c'è
dietro la natura delle cose.
L'IO non è
una cosa, è il creatore delle cose; esso è definibile solo
per mancanza di definizioni; potremmo dire, come dice la Bhagavad-gita
(II-23) che le armi non possono ferirlo, né il fuoco bruciarlo; l'acqua
non può bagnarlo, né il vento disseccarlo.
Vogliamo
fare esperienza dell'IO? In realtà esso è sempre stato dentro
di te poiché è TE. Al mattino, quando ti svegli, c'è un istante in cui
sei IO; poi, un istante dopo, aggiungi un SONO e poi il tuo nome ed
ecco che ti trovi ad essere ciò che pensi di essere che può essere
differente (e lo è sempre) differente da ciò che veramente sei.
Quell'IO del
mattino appena sveglio e che dura una minima frazione di secondo, ecco
quello sei tu.
Mettiti
seduto, chiudi i tuoi occhi e fai un profondo respiro; poi
"dimentica" di essere un corpo e di possedere una mente; allontana il
fatto che tu sia uomo o donna. Non pensare al fatto che tu abbia un
passato o un futuro in cui fare qualcosa. Cancella dalla tua testa e
dalla tua memoria il fatto che tu abbia una casa, dei parenti, un ruolo
o qualsiasi altro ruolo: cosa rimane? TU!!!
Quel "IO" è la coscienza
universale di tutte le cose ed essendo onnipotente ed onnipresente, può
assumere istantaneamente qualsiasi ruolo e se tu non ti rendi conto di
quanto sei potente, rimani IDENTIFICATO con la proiezione che hai
creato:
tu
sei esattamente ciò che pensi di essere.
Circa l'ultima frase della
citazione di Watts, quella sugli esercizi spirituali, non esistono
esercizi per lo spirito: uno spirito deve già vedersi arrivato e
credere di dover migliorare è sinonimo di miglioramento, per cui uno
spirito che crede di dover migliorare sente di essere ORA qualcosa di
poco valore per dover DIVENIRE qualcosa di maggior valore.
Krishnamurti diceva: "
Finché
immagino "come dovrei essere" continuerò ad essere quello che sono ora".
Ma la vita non è un
divenire,
è
essere e
uno spirito può recuperare la propria condizione originaria vedendosi
già arrivato; erroneamente si crede esista il divenire, ma in realtà
esiste solo l'essere.
E'
per questo motivo che non
esistono esercizi spirituali; non esistono esercizi che possano
lavorare sullo spirito (nulla lavora sullo spirito se non il
manifestare noi stessi nella vita) e se gli esercizi lavorano sull'io
personale, allora ogni cosa su cui ci mettiamo attenzione, cresce
sempre più ed in realtà la rafforziamo.
Le
pratiche spirituali non sono mai
servite a nulla, ma anzi sono stati strumenti per intrappolare meglio
l'essere da parte di furbi individui di potere. Il fatto che la
maggioranza di coloro che leggono questa mia opinione non ci credano,
non annulla il fatto che invece funzioni proprio così.
La
maggiore reazione a questa mia affermazione l'hanno sempre i maestri,
specie coloro che non
sono
in malafede, ma che insegnano queste tecniche. A loro mi rivolgo poiché
hanno sensibilità e sono diversi dalle persone volutamente di potere,
ma non sanno che queste tecniche spirituali sono trappole ben
camuffate. Non sanno che sono trappole, ma a volte sentono che
"qualcosa" non va, non potendo immaginare a pensare che invece sono
totalmente fasulle. Se queste mie parole recano "offesa", ricordiamo
che
cuore puro non può
subire offesa per cui troviamo soluzione all'uso di queste
tecniche.
ps:
chiunque abbia già letto questo
servizio ha affermato che non è di facilissima comprensione, ma che
leggendolo una seconda volta si comincia a percepire il suo vero
significato.
Arcangelo Miranda
©
copyright 2007 Arcangelo
Miranda – è consentita la pubblicazione con
l’obbligo di inserire anche un link attivo