Homo
Sapiens?
Postato il 31
ottobre 2006
Sapiens
significa saggio, sapiente, savio, scienziato. Non so quanti oggi
abbiano le caratteristiche che possano corrispondere a tali attributi.
Forse gli ultimi veri saggi, sapienti, savi, scienziati furono i grandi
protagonisti del Rinascimento, di cui Leonardo da Vinci possiamo
definirlo un degno rappresentante.
Homo
Sapiens definisce quel tipo di uomo impegnato nell'attuazione delle
proprie idee, appartiene al regno delle idee individuali, della
creatività, dell'innovazione, dell'avanzamento spirituale e scientifico
a fini migliorativi dei singoli individui.
Oggi
possiamo dire che l'uomo è inserito in un ambiente costruito da vari
poteri organizzati per i loro fini.
Questo
che segue è un articolo di Luciano Gianazza pubblicato su www.medicinenon.it
Nei
libri di testo abbiamo appreso di appartenere al genere Homo
Sapiens. Qualunque cosa la scienza ipotizzi sulle sue origini, non ci
interessa ai fini dell'articolo.
Homo
Sapiens
I governi oggi hanno perso di vista il loro scopo originale deciso da
uomini di pensiero elevato, che sarebbe quello di aiutare lo
svolgimento delle attività dei cittadini per una sempre maggiore
prosperità della comunità, nel rispetto dei diritti del singolo
individuo. I personaggi che oggi dovrebbero rappresentarci in realtà ci
hanno gradualmente ridotti al loro servizio e da sovrani siamo
diventati sudditi. Le “grandi opere” che vengono realizzate con il
denaro drenato dalle nostre tasche, vengono effettuate per favorire i
grandi gruppi rappresentati dalle varie lobbies che girano nei corridoi
dei palazzi del governo.
Tutto
questo è possibile dopo che la popolazione è stata ridotta a una massa
informe e inespressiva dove poco e nessuno spazio viene lasciato alla
libera iniziativa e vengono fortemente penalizzate le idee del singolo
favorendo invece “l'idea collettiva”.
Pecore e leoni
Un
individuo è libero nella misura in cui agisce in base a idee proprie o
personalmente verificate. Tale individuo è come un leone, non è facile
da sottomettere, non accetta passivamente qualsiasi enunciato solo
perché esce dalla bocca di un'autorità.
Diversamente un individuo conformato è come la pecora mansueta, è
facile da governare, anzi da pascolare, si lascia tosare, mungere e
infine mangiare. Difficile fare lo stesso con un leone.
Quindi
i governi di oggi, noncuranti della vera felicità dell'uomo, ignari
della ragione per cui l'uomo si trova sulla terra, si preoccupano solo
di mantenere una sorta di passiva rassegnazione, chiamandola ordine,
nella comunità, non importa se la società si degrada e lentamente muore
sprofondata nel marciume delle sue aberrazioni.
Per
fare questo, occorre instillare nei cittadini una serie di concetti di
comportamenti preconfezionati, chiamandoli nel loro insieme “normalità”
e tale normalità ha dei determinati aspetti considerati buoni e
convenienti per il vivere comune.
Questo
non ha nulla a che fare con il risvegliare i principi etici, innati
nell'Essere spirituale, che costituirebbero il naturale codice di
comportamento in una società sana, ma si tratta di un continuo
condizionamento atto a far aderire l'individuo a modelli di
comportamento e abitudini che sicuramente rendono facile il compito dei
governanti di mantenere l'ordine.
Un
ordine in cui le idee individuali e la creatività vengono soppresse,
dove il lavoro, da espressione visibile della propria creatività si
riduce a un mezzo necessario per sopravvivere, e quasi sempre non
lascia spazio alla soddisfazione e al piacere di aver fatto un buon
lavoro.
Il
potere economico
Che cos'è un governo? Non è altro che
un gruppo di persone che dovrebbe
regolarizzare con delle leggi le attività dei cittadini quanto basta
per impedire che diventino caotiche, controproducenti o distruttive.
Che cos'è il
potere? In questo contesto è il possesso dei mezzi per controllare, per
avere influenza su altre persone.
In
un mondo in cui il denaro è considerato dai più un obiettivo e non una
conseguenza del riconoscimento del proprio lavoro o arte o creatività,
è possibile che i membri del governo, con rare eccezioni, puntino
all'accumulo di ricchezze, al narcisistico piacere di essere persone
pubbliche e all'affermazione del sé materiale.
In
questa eventualità chi è nella posizione di poterlo fare, agevolerà in
tutti i modi, con leggi e stanziamenti di fondi pubblici, i grandi
gruppi economici in cambio di, per così dire, una percentuale sugli
affari. I modi per rendere tutto legale non mancano, ad esempio facendo
passare il particolare interessamento come “consulenza”, ben
retribuita, acquisto di azioni con “diritto di prelazione”, ecc. oltre
all'apertura di conti segreti offshore.
Questo
distrugge l'economia di una nazione, perché vengono elargite somme
ingenti che non sono compenso per aver creato degli effettivi prodotti,
creando quindi debiti enormi a carico della comunità.
Conformare l'individuo
Il modo migliore di conformare una società
è quello di eliminare le
singole idee individuali. Ben lo sanno i dittatori, che come prima cosa
appena giunti al potere, ordinano di eliminare l'intellighenzia del
paese. Nei paesi soggetti a regime totalitario viene fatto generalmente
con un colpo di pistola alla nuca; il passato ci ricorda che in questo
modo avvenne con l'intellighenzia russa e oggi avviene in Cina nei
confronti dei praticanti del Falun Gong, dopo che sono stati sottoposti
ad atroci torture, in quanto inossidabili al degrado e alla
degenerazione a cui il partito comunista cinese sottopone i suoi
cittadini.
Nelle
società occidentali in cui vige la “democrazia” non si usa il colpo
alla nuca, ma ci sono metodi più sottili, invisibili e che addirittura
ricevono il consenso del “conformando”.
La
conformazione degli individui dei giorni nostri iniziò ad opera della
chiesa cristiana con l'introduzione dei dogmi e con l'imposizione di
tali misteri usando le condanne senza appello della “santa”
inquisizione.
I
pensatori di allora, gli eretici, ovvero coloro che non accettavano
supinamente le incongruenze delle scritture, i portatori di idee
individuali e controcorrente, tutti venivano torturati, imprigionati o
arrostiti.
L'accettazione
di un dogma deve implicare l'accettazione di una incomprensibilità,
perché i dogmi sono delle asserzioni che generano richieste di
chiarimento a cui non viene data risposta.
Accettare
per vero qualcosa che la propria logica rifiuta, impedisce
successivamente di pensare chiaramente con la propria mente: sono due
forze in opposizione, creano una condizione di stallo nella mente. La
tua logica dice che è una cosa senza senso ma ti viene chiesto di
accettarla per fede. Il pensiero allora non può fluire liberamente,
deve fare una corsa ad ostacoli prima di diventare completamente
manifesto. È come percorrere una strada piena di dossi artificiali con
una Ferrari: le prestazioni sono misere a dispetto delle potenzialità
della vettura.
Quando
ero bambino mi dicevano che i bambini nascono sotto ai cavoli. La cosa
mi faceva impazzire perché non ne avevo mai visto uno tutte le volte
che ispezionavo l'angolo dei cavoli del nostro orto e mia madre rideva
dicendomi: “Sciocchino...” senza aggiungere altro. Quando finalmente
scoprii da dove arrivano i bambini e l'iter dal concepimento al parto,
mi sentii leggero come se fosse sparita un pesante pietra che avevo
sulla testa.
È
impossibile far funzionare correttamente la mente se è piena di dogmi e
misteri accettati contro il proprio innato buonsenso.
L'incomprensibilità rende stupidi e di fatto la stupidità è la somma di
asserzioni incomprensibili supinamente accettate. Le domande senza
risposta rendono stupidi, si rimane bloccati di fronte a una porta di
cui non si ha la chiave per aprirla.
Normalità
Che
cos'è
la normalità riferita al comportamento sociale?
È una convenzione, una scelta fra molti modi in cui è possibile vivere
in una società, il modo
scelto fra i molti possibili determina lo sviluppo che avrà una
determinata società.
Gli
esseri umani ordinari sono molto sensibili al concetto di normalità.
Vogliono essere normali, non differire eccessivamente dagli altri
membri della comunità in cui vivono.
Una
normalità essenziale di comportamento è necessaria per avere una
società armoniosa che progredisca smussando gli spigoli vivi e dove i
conflitti siano sempre più ridotti e la cooperazione sia sempre più
diffusa.
Le
regole che stabiliscono ciò che è normale e ciò che è anormale
dovrebbero essere scritte da individui in possesso di conoscenza sia
della Natura che dell'Uomo in tutti i suoi aspetti, per essere certi
che porteranno più beneficio che danno.
Questa
conoscenza è assolutamente sconosciuta ai nostri politicanti di oggi e
possiamo osservare gli effetti e i pasticci della loro politica vedendo
come va il mondo. Non hanno alcun merito di risiedere nel parlamento,
si sono proposti come nostri rappresentanti facendoci credere di essere
elementi capaci ma poi hanno pensato ai propri interessi, conoscendo la
propria incapacità di governare una nazione.
La
normalità di oggi è una “normalità” costruita tramite un continuo
condizionamento mentale per mezzo dei media. Il risultato è un
appiattimento, una standardizzazione dell'individuo che è conveniente
per chi deve governare e per chi deve vendere, chi deve tosare la lana
alle pecore.
Qualsiasi asserzione ripetuta
parecchie volte da più fonti viene accettata per vera, che lo sia o
meno.
Un
esempio classico è il continuo martellamento sull'influenza che inizia
ad ottobre e termina a marzo. Si "sa" già che più di sei milioni di
italiani verranno colpiti, che sarà più forte di quella dell'anno
precedente, che il virus Hxdf403lb è stato individuato come
responsabile dell'influenza 2006-2007, che il vaccino è già pronto
perchè il virus è dello stesso ceppo dell'anno scorso e che i “medici
sentinella” sono all'erta per non farci cogliere di sorpresa
dall'avanguardia delle orde dei virus. Nonostante tutto questo sia
completamente assurdo, diventa normale vaccinarsi contro l'influenza
anche se il povero virus non centra assolutamente nulla e la
vaccinazione è assolutamente inutile, anzi deleteria. Se
poi "ti becchi l'influenza" nonostante tutte le precauzioni prese e il
vaccino, hanno già la risposta pronta, è cioè che l'hai presa in forma
minore, sarebbe stata certamente molto più grave se non ti fossi fatto
vaccinare! Fatto assolutamente non comprovabile, quindi alibi perfetto.
La
ragione per cui le persone accettano inconsapevolmente il
condizionamento si fonda sulla paura dell'individuo di non essere parte
del gruppo e quindi respinto. Questo forma una massa di uguali divisa
in diverse classi sempre di uguali, accomunati dagli status symbols che
appartengono a una determinata classe.
Un
esempio di questo è l'uso della aggettivo “trendy” che caratterizza chi
segue l'ultima moda, dettata dal mercato. Chi è "trendy" normalmente
snobba chi non lo è e molti diventano trendy nel timore di diventare
dei moderni paria.
Succede
con i vestiti, con le auto, con le case, con gli yachts.
Psichiatria
e normalità
Per
conformare sempre più l'individuo, gli Oligarchi dell'Economia hanno
assegnato alla psichiatria, e assegnano tuttora, specifici compiti.
Il
concetto dell'amore libero, coniato alla fine degli anni '60, per fare
un esempio fra i tanti, è di matrice psichiatrica, quella psichiatria
che ha prosperato nell'ombra della guerra fredda. Il risultato della
diffusione di tale concetto ha prodotto aberrazione, non certo felicità
e libertà. Ne possiamo vedere gli effetti ancora oggi leggendo un paio
di annunci di lui/cerca/lei/cerca/coppia/cerca/lui/ecc.
I
modelli fisici di come devono essere fatti i corpi “trendy” vengono
proposti da diversi mercati e quindi molti vengono coinvolti nel mondo
del fitness e varcano la soglia degli ambulatori in cui si praticano
gli innesti di silicone. I personaggi televisivi femminili che
conducono le varie trasmissioni sembrano fatti con lo stampino, con
quegli enormi seni pompati e quelle labbra gonfiate che sembrano le due
metà di un fegato da far sentire una donna al naturale una
sottosviluppata.
La
psichiatria con scrupolosa regolarità classifica come sindrome ogni
comportamento non allineato alla “normalità” stabilita.
All'ultima
congresso nazionale di psichiatria sono state inventate nuove sindromi
del comportamento.
Tra
le più recenti “invenzioni” della psichiatria organicista c'è la
“sindrome sport-compulsiva”, nuova originale patologia secondo la quale
il 10% degli italiani che frequentano abitualmente centri fitness
sarebbe malato di mente, e la “sindrome del giapponesino”, vera e
propria epidemia che pare affliggere tutti quei milioni di minori in
tutto il mondo che passano ore ed ore davanti alla TV od al PC.
Ovviamente
la psichiatria propone terapie e medicalizzazioni di massa e punta
all’omologazione e al controllo sociale, etichettando come “patologico”
un numero sempre crescente di atteggiamenti e comportamenti dell’uomo
moderno. È uno strumento di chi controlla il pianeta, niente a che fare
con migliorare l'individuo, anzi prettamente il contrario.
Se
andassi alla stazione centrale e ti mettessi a roteare come un
derviscio, tanto per fare un esperimento, vestito da businessmen con la
solita 24 ore, per un periodo sufficiente lungo da attirare molta
attenzione, qualcuno senz'altro chiamerà un'ambulanza e se cercassi di
protestare mentre ti portano via ti farebbero anche un bel punturone
per darti una calmata. Se lo facessi sulla piazza di un paese
dell'Armenia, alla fine della tua esibizione ti applaudirebbero, perché
rientra nella normalità di quei luoghi.
Sei sempre la stessa persona, ma
secondo uno standard di normalità sei sano secondo un altro hai una
rotella fuori posto.
I
centri commerciali
Negli Stati Uniti si chiamano
malls,
li costruiscono in mezzo alla campagna con enormi parcheggi frequentati
ogni giorno da migliaia di persone. In paese invece sono rimasti solo
bar, ristoranti e banche. Fanno tutti fatica a campare, tranne le
banche: non c'è più il droghiere, il fruttivendolo, la merceria, la
cartoleria, la boutique, il panettiere, il parrucchiere.
Quei pochi
rimasti non sono più punti di aggregazione; se hai bisogno di qualcosa
si va al
mall,
dove ti confondi nella massa di sconosciuti. In
maniera ordinata fai gli acquisti nei negozi organizzati per tipologia,
mangi al piano dei micro ristoranti fast food di ogni catena e
franchising.
Molte
famiglie non riescono più nemmeno a trovare un modo di passare la
domenica se non andando in un centro commerciale. È il paese dei
balocchi del terzo millenio per grandi e piccini.
Tutto
questo fa parte della standardizzazione. Il cuore che pulsa nelle città
viene estirpato e lo si porta lontano e tutti i legami, i costumi, le
tradizioni scompaiono.
Dopo
di questo possono essere inventate di sana pianta nuove tradizioni,
nuovi modelli di vita, nuove esigenze, nuovi bisogni, per poi
inculcarli nelle menti della massa spersonalizzata.
Un
esempio di questo è la festa di Halloween, non è l'originale festa
della cultura celtica di cui pretende di esserne la replica, ma è un
evento commerciale come lo sono diventati il Natale e tutte le altre
festività. Ogni aspetto spirituale gradualmente scompare e viene
sostituito dal materialismo.
Tutto
questo porta a una progressiva spersonalizzazione dell'individuo,
lasciandolo senza punti di riferimento, duttile e malleabile, solo, ma
molto ricettivo ai suggerimenti che il mercato propone di volta in
volta.
La
scienza progredisce dal punto di vista tecnologico in maniera
impressionante: vengono sfornati sempre più nuovi gadgets, dal
videofonino al televisore al plasma e a tutto il resto. Sociologi,
psichiatri, psicologi, uomini del marketing e delle PR, opinionisti
ecc. sono tutti impegnati nel trovare modi per farli diventare una
necessità a cui non puoi rinunciare, ma nulla viene fatto per far
progredire spiritualmente l'Uomo, anzi tutto il contrario, si cerca di
fargli abbandonare i principi etici e morali, essendo tali principi il
vero sostegno dell'essere, senza i quali può essere forgiato a
piacimento.
Non
è facile evitare di essere conformati, tutto viene fatto in maniera
sottile e soft, da far sembrare tutto normale, anche andare in giro con
il bluetooth nell'orecchio per tutta la giornata, farsi ipnotizzare con
la PNL, andare in giro sorridendo “pensando positivo” anche quando la
casa brucia, tradire la moglie o il marito per “dare una rinfrescata”
al rapporto come suggeriscono gli psicologi.
Tutto
normale.
Luciano
Gianazza
Link
sorgente:
http://www.medicinenon.it/homo-sapiens