Viaggi astrali: il grande imbroglio
Postato il 2 novembre 2006
Il
corpo emozionale è un sistema elettronico che gravita intorno al corpo
fisico ed è ad esso ancorato per mezzo di sostanze inquinanti contenute
nel corpo; queste sostanze possono essere metalli tossici, pus, muco,
germi, vermi, funghi ecc..
Quando
un individuo è libero dal corpo emozionale può sperimentare livelli
elevatissimi di benessere.
Questa
condizione di benessere porta alla sensazione di fare viaggi definiti
astrali, che viaggi non sono affatto...
È
inutile dire che nessuna purificazione del corpo fisico può essere
valida e portata avanti fino a certi livelli se non c’è anche un alto
livello di coscienza; difatti essendo il pensiero la causa prima di
tutto, se non si cambiano i punti di vista, rimuovendo un inquinante
che dà luogo al dolore al ginocchio, un altro inquinante verrà
considerato dal corpo così che verrà un mal di testa che prima non
c’era. Resta inteso che alla base di qualsiasi inquinamento c'è sempre
un atteggiamento non armonico nei confronti della vita.
Quando
un individuo è libero dai gravami delle cariche che stazionano intorno
al proprio corpo fisico (stiamo parlando delle cariche del corpo
emozionale), l’individuo può sperimentare una condizione di “fuori dal
corpo” o esteriorizzazione.
Ma la cosa che ci
interessa è che un individuo libero dal corpo emozionale può
sperimentare una produzione mentale pressoché infinita di
materia-energia-spazio-tempo: egli effettivamente fa certe cose poiché
sta realmente
vivendo nel
proprio universo mentale. Ma solo nel proprio universo
mentale e lì è da solo.
Ecco
che giungiamo al dunque: ci sono condizioni di liberazione dell’Essere
nei quali una grossa quantità di emozione e di pensiero sono stati
chiariti e quindi l’individuo può dare libero sfogo alle sue fantasie a
secondo del suo retaggio culturale.
I
vangeli non ci descrivono le fattezze di Gesù, non ci dicono com’era ed
è soprattutto l’arte a raccontarci il volto di Gesù. Fino al II secolo,
Gesù non fu mai rappresentato se non come simbolo (pesce, agnello);
poi, fino alla Chiesa bizantina, abbiamo un Gesù senza la barba. Oggi,
nel nostro immaginario Gesù è quello della sindone e anche quello dei
“santini”, occidentale, capelli lunghi e biondi, occhi azzurri.
Se un
individuo volesse vedere Gesù, egli se lo creerà nella sua
immaginazione poiché ora egli è libero dal suo corpo emozionale. Gli
sembrerà estremamente reale, poiché egli vive vividamente questi sogni:
egli non mente, è sincero delle cose e dei contatti che ha vissuto. E
può anche scrivere "sinceramente" dei libri in merito.
Se per sua
cultura Gesù non porta barba e baffi, ecco che non li avrà. Nel sarcofago
di Adelfia,
ad esempio, scoperto nelle catacombe di S. Giovanni a Siracusa il 12
giugno 1872 e risalente al IV secolo, troviamo un'efficacissima e
sintetica raffigurazione di Gesù senza barba con alla sua destra Pietro
con la barba ed un altro discepolo.

Se il retaggio
culturale è questo, per lui Gesù non avrà baffi e barba.
Passiamo
ora all’archivio dell’Akasha o Mente Cosmica. L’archivio dell’Akasha è,
riducendo al minimo, il Grande Archivio Cosmico di tutti i fatti
avvenuti da sempre; è una sorta di memoria di dio, la somma di tutte le
memorie.
Un
individuo che va molto al di là del proprio corpo emozionale sperimenta
l’unione col Sé ed a quel punto gli si apre la connessione con
l’archivio dell’Akasha; quando si è nell'Akasha, non si è più sé
stessi, ma si diviene il Grande Sé. Poiché l'Akasha è la "personalità"
del Grande Sé, ecco che si possono ri-vivere delle cose che sono
accadute 2000 anni fa come se le avesse vissute lui stesso, poiché
quando si è nell'Akasha si è Dio.
È
una cosa che va molto al di là di una liberazione dal corpo emozionale:
è un fatto di livello di coscienza elevatissimo. Questa è una
condizione essenziale per contattare l'Akasha.
Molte
persone che vivono sporadicamente o continuamente l’esperienza di
sentirsi liberati dal proprio corpo emozionale - anche per mezzo di
tecniche -, credono di essere entrati nell’archivio dell’Akasha; in
realtà stanno sperimentando elevati stati di benessere e viaggi nel
proprio universo personale, ma
non sono collegati alla Sorgente.
Per il fatto che si desideri contattare qualcuno o qualcosa, ecco che
la mente, libera dai gravami emozionali, immediatamente lo realizza; ma
è solo un sogno, un sogno nel proprio universo mentale.
Non si
entra nell’Akasha se si è solo liberati; per avere accesso nella mente
di dio, si deve essere almeno illuminati, si deve essere in contatto
con dio, col proprio dio, fino a sentirsi quasi di esserlo; realmente!
Per
raggiungere questa condizione, non è sufficiente un piacevole
innalzamento della kundalini; l'illuminazione è una condizione
non-umana e per niente comune, la kundalini è solo energia fisica. Un
innalzamento della kundalini non porta all'illuminazione, ma è vero il
contrario. Comunque l'illuminazione è un fatto di COMPRENSIONE di sé.
Tutto ciò che non
ricade nell'illuminazione è fantasia, seppur bella, ma solo fantasia.
Non ho definizione migliore di Viaggio Astrale: vivida fantasia, ma
certamente il viaggio astrale non ha nulla a che vedere con
l'Akasha.
Arcangelo
Miranda
© copyright 2006 Arcangelo Miranda – è
consentita la pubblicazione con l’obbligo di inserire anche un link
attivo