Perché il cibo cotto non fa bene e fa anche male?
Postato il 24 agosto 2006
Nessun altro animale sul pianeta cuoce il proprio cibo e nessun altro corpo animale, eccetto gli Esseri Umani, soffre di tanti problemi e malattie come noi.
L’alchimista Paracelso (medico svizzero del 1400) era in grado di creare in provetta, da una sostanza base, uomini-bambino che lui chiamava Homunculus; anche il professor David Christianus, dell'Università tedesca di Giessen, ha creato un bambino da un uovo di gallina.
Il fuoco, prerogativa degli alchimisti per le loro trasmutazioni, altera in modo velenoso il cibo. Perché il fuoco altera cibi e sostanze?

In questo servizio non si vuole entrare in merito al fatto che l'uomo è naturalmente fruttariano, ma si intende rivolgere la nostra attenzione agli effetti deleteri che la cottura apporta al cibo, poiché questo è uno di quegli aspetti che maggiormente deteriorano il corpo e la mente dell’uomo.
Uno degli aspetti del percorso di miglioramento personale riguarda l'alimentazione; Gesù disse: “Nulla di quello che entra dalla vostra bocca può contaminarvi”. Però è anche citato che il Nazareno, durante il periodo di scuola con gli Esseni, era crudista.

Ma allora, come stanno realmente le cose?

È vero che gli Esseri avanzati possono bere veleno o mangiare serpenti e nulla può accadere loro. Ma deve essere chiaro che non è facendo gli impavidi o comportandosi da deficienti irresponsabili che si giunge a questo livello, bensì anche e specialmente con una attenta alimentazione.

Qualsiasi cosa viene fatta ad un individuo, affinché la possa comprendere senza che venga mandato in confusione, la cosa deve essergli posta per mezzo di un gradiente che lui possa sopportare. La stessa cosa vale per il suo corpo: metterlo sotto stress con un gradiente alto può portarlo ad uno shock ed alla morte. Ho sentito molti impavidi che usano cibi estremi dicendo che a loro, in quanto dio, nulla può far male; il concetto è vero, ma il tuo corpo lo sa già? Hai avuto tempo di convincerlo?

L’essere vegetariani è una condizione necessaria per chi è sul percorso spirituale poiché, in questo modo, il corpo elimina le enormi quantità di tossine che altrimenti continuerebbero ad essere lì intossicando, di riflesso, la mente. Ma anche il divenire vegetariano deve passare attraverso un gradiente.

Gesù, prima del suo riconoscersi come Essere spirituale, si alimentava in modo leggero e naturale; quando il suo corpo giunse ad alti livelli di incorruttibilità, egli si nutriva di pesce e lo offriva ad altri (Luca 24:42,43). Nel servizio VEGETARIANESIMO E STILI DI VITA vengono spiegate molte altre cose in merito a questo aspetto (nota del 22 settembre 2006).

PARACELSO, medico ed alchimista svizzero del 1400, era in grado di creare in provetta, partendo da una misteriosa sostanza base, uomini-bambino che lui chiamava Homunculus.
Un homunculus sarebbe stato anche ottenuto da David Christianus, professore all'Università tedesca di Giessen, da un uovo di gallina.

L’alchimia fu, ai suoi albori, una prerogativa degli arabi e per questo assunse tale nome che significa la Chimica di Allah o chimica di Dio; questa chimica, però, non ha nulla a che vedere con la nostra chimica.
Cosa si nasconde sotto l’alchimia e come questa spiega i problemi che derivano con la cottura dei cibi?

Al di là del fatto che Paracelso ed il professor Christianus riuscirono a creare Esseri umani in provetta, ciò che cercherò di trasmettere è il percorso che la vita, nella sua essenza, compie.

Qualsiasi universo non può ospitare un Essere spirituale poiché, per sua natura, esso è immateriale. L’unico modo possibile con cui l’Essere spirituale, cioè tu, sei in grado di abitare un universo, è di calarci la tua mente creandovi un corpo.
In questo modo, cioè per mezzo di un corpo, puoi credere e sentire di partecipare ad un universo.
Ma il corpo che tu crei, in realtà, è un pensiero condensato di una sonda che ti serve per avere consapevolezza di te vivendo la vita di un universo. Tu non sei il tuo corpo, usi un corpo che tu hai.

Il mondo minerale, quello vegetale e quello animale sono rappresentazioni di sonde di tipo diverso che gli Esseri calano in questo universo conosciuto come universo fisico.

Ciò non significa che i minerali o i vegetali siano Esseri, bensì che la loro creazione viene tenuta lì, proprio in questo istante, da Esseri che si sono accordati che quella cosa avvenga. Quindi, in essenza, l’Essere è presente in quel ruolo.

Quando l’esperienza di un determinato mondo sarà portato a termine, ad esempio quello vegetale, l’essenza che organizzava questo mondo avanzerà ad organizzare un sistema più complesso; il mondo animale è più complesso di quello vegetale ed in questo si può vedere in modo evidente l’essenza che organizza gruppi di animali: si dice, infatti, che gli uccelli hanno un'anima di gruppo.
È infatti strabiliante vedere come centinaia di uccelli possano volare affiancati senza toccarsi così come tu puoi muovere le dita di una mano senza che esse si scontrino.

Ora ciò che è da notare è che la vita, questa essenza, più procede ad organizzare forme complesse di vita, meno materia usa. Quando questa essenza giunge ad un determinato grado di evoluzione, essa si mette alla guida di un solo corpo umano. L’uomo è l’unico essere vivente che è capace di stare in piedi e la sua verticalità lo rappresenta come l’unico essere capace di elevarsi nel quinto mondo, quello della quintessenza cristica, ove, conseguentemente, la materia si annulla favorendo a questa essenza la massima consapevolezza come spirito senza più corpo di carne; ciò si ottiene con la spiritualizzazione della carne o della materia: parliamo di ascensione o realizzazione del Sé.

Ciò che abbiamo detto è un processo lungo anche trilioni di anni; ora voglio però tornare un attimo indietro al mondo minerale. Se oggi individuereste una miniera di piombo e la andaste a rivisitare tra qualche milione di anni, non vi trovereste più piombo, bensì oro.

Cosa è accaduto? Quella porzione di vita, nella sua evoluzione, ha compiuto il suo compito spirituale e, per mezzo di un processo nucleare, ha trasmutato il piombo in oro. Qualsiasi cosa in questo mondo è continuamente soggetta a trasmutazione, ma poiché parliamo di debolissime energie, nessun uomo è vissuto tanto a lungo per poter vedere l’opera che la natura compie.

Ma esiste un modo per accelerare questo processo: l’Alchimia. Con l’Alchimia si può trasmutare un metallo in un altro così come è possibile racchiudere nella famosa Pietra Filosofale la forza che compie ciò. Con l’Alchimia si interferisce sui processi evolutivi dell’essenza: per questo si chiama Chimica di Allah.

Prometeo osò sottrarre a padre Giove il fuoco divino, cioè la vita, per farne dono agli uomini e per punizione fu incatenato su di una roccia mentre un’aquila gli divorava il fegato destinato però a ricrescere durante la notte, cosicché il tormento riprendeva ogni giorno. Egli fu conoscitore del grande Segreto di dio Zeus che può compiere nell'uomo una trasmutazione interiore. Ebbe l'ardire di interferire sui processi evolutivi dell'intera umanità divulgando la conoscenza di un segreto che tale doveva rimanere finché l'umanità stessa non fosse in grado di percepirlo per atto di maturazione collettiva.

A questo punto possiamo meglio capire la dichiarazione di Paracelso (che comunque rimane ermetica in quanto Alchimia):
"Se la fonte di vita, chiusa in un'ampolla di vetro sigillata ermeticamente, viene seppellita per quaranta giorni in letame di cavallo e opportunamente magnetizzata comincia a muoversi e a prendere vita. Dopo il tempo prescritto assume forma e somiglianza di essere umano, ma sarà trasparente e senza corpo fisico. Nutrito artificialmente con arcanum sanguinis hominis per quaranta settimane e mantenuto a temperatura costante prenderà l'aspetto di un bambino umano. Chiameremo un tale essere Homunculus e può essere istruito ed allevato come ogni altro bambino fino all'età adulta, quando otterrà giudizio ed intelletto."

L’elemento gradito agli alchimisti è il fuoco; sotto il quadro di Saint Germain, celebre alchimista, venne riportata la frase “Al pari di Prometeo rubò il fuoco agli dei”.
L’attività degli alchimisti si basa sul fuoco.

Perché un cibo cotto non fa bene?
Il Dr Howell, pioniere dell’impiego clinico degli enzimi di derivazione vegetale, riteneva che la lunghezza della vita fosse proporzionale alla quantità di enzimi consumati nel processo della digestione. Gli enzimi, infatti, vengono dirottati dal loro naturale impiego metabolico, in particolar modo quelli del sistema immunitario, allo scopo di digerire cibo cotto, in cui una temperatura di 48°C per più di 15 minuti distrugge completamente gli enzimi essenziali. Agli enzimi, catalizzatori di natura proteica dotati di alta specificità, si deve l’ordinato svolgersi di quella miriade di reazioni che hanno luogo incessantemente nella materia vivente e che nel complesso costituiscono il metabolismo. Senza di essi la maggior parte delle reazioni sarebbe estremamente lenta e, per accelerarle, occorrerebbero mezzi chimici o fisici, troppo energici per le delicate strutture cellulari. L’attività degli enzimi assolve quindi una funzione essenziale per la realizzazione del complesso biochimismo cellulare. Per il semplice fatto che intorno ai 48 gradi centigradi l’attività degli enzimi contenuti negli alimenti viene annullata e quindi i cibi non possiedono quegli elementi propri (i migliori perché provvisti dalla natura) capaci di lavorare anche nello stomaco per essere correttamente digeriti. A questo punto il corpo deve provvedere con enzimi propri a tentare di digerire qualcosa di morto. Il calore modifica la struttura del cibo, rendendo i nutrienti meno utilizzabili; si dice che il cibo viene denaturato. Assumere costantemente alimenti denaturati produce talmente tante scorie che gli organi di eliminazione non riescono a compiere il loro lavoro adeguatamente, col risultato che questi prodotti di rifiuto devono essere immagazzinati da qualche parte. Denaturare significa privare di proprietà biologiche.
Questo processo di accumulazione provoca un generale stato di intossicazione dell’organismo e conseguentemente genera la malattia.
Il giusto cibo non denaturato ci fornisce tutti i nutrienti necessari, come accade per tutte le altre specie viventi.
Su questo non voglio aggiungere altro poiché di tale fatto i libri di alimentazione ne cantano … di crude e di cotte.
Ma ora passiamo all’argomento più importante: perché un cibo cotto fa male?
I cibi cotti, oltre ad avere assorbito l’energia calorifica dei raggi infrarossi sprigionati da qualsiasi fiamma (e che al loro raffreddamento restituiscono), vengono alterati, nell’essenza, divenendo tossici all’acquisizione di un corpo animale quale è quello dell’uomo.
Nessun animale fa pasti cotti.
I cibi cotti procurano un aumento della temperatura delle viscere agendo su di un corpo - o piano - diverso da quello fisico con conseguente raffreddamento della temperatura di superficie (epidermide) e questo squilibrio termicoprovoca nel tratto digestivo i danni maggiori: un sistema digestivo sbilanciato non digerisce correttamente i cibi creando avvelenamento nel sangue e quindi malattie. (squilibrio Yin e Yang), oltre ad alterare i processi organici.

"Il Sistema di guarigione della dieta senza muco", la "Dottrina Termica" e la "Medicina Ortomolecolare" possono rendere più reali al lettore le argomentazioni di questo servizio, anche se partono da basi diverse; ma tutti e tre i testi sono d'accordo: mangiare crudo è più sano.
nell'ordine:
Prof. Arnold Ehret - Il sistema di guarigione della dieta senza muco
Dott. Adolfo Panfili - Il pH e la dieta Ortomolecolare
Dott. Manuel Lezaeta Acharan - La medicina naturale alla portata di tutti

Arcangelo Miranda




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