Va' dove ti
porta il cuore
Postato il 31
agosto 2006
Questo
documento è una lettera del senno di poi. Potrebbe essere intesa come
una lettera di addio a colei che fu una compagna, scritta a mente
fresca senza rancori, senza emozione. Questa lettera, reale od
inventata che sia, è l’atteggiamento che entrambi i componenti della
coppia dovrebbero adottare l’uno con l’altro, prima, durante e dopo il
rapporto.
Ciao
carissima,
stai
tranquilla e non emozionarti
troppo, va tutto bene.
Lo
so che sono due anni che non ci
leggiamo più, ma ora fai un profondo respiro e continua a leggere con
grande serenità.
Come
si va? Sai
c’era qualche cosa che non avevo ancora fatto e sapevo che era venuto
il momento, per cui eccomi qua.
Beh! Come sai a me non piacciono le
cose in sospeso e c’era una cosa che non avevo ancora fatto: non volevo
lasciarti prigioniera dell’idea che io ti odiassi o che nutrissi
rancore verso di te. Però era mia ferma intenzione volertelo lasciar
credere, per cui ho voluto che passasse tutto questo tempo per
consentirti di fare le esperienze che hai fatto, altrimenti non avresti
potuto renderti conto dell’illusorietà delle cose che stai inseguendo,
delle cose che fai e quindi non avresti potuto comprendere l’intimo
significato di queste parole come in realtà può esserlo oggi.
Mentre
leggerai
sentirai che queste parole fluiranno attraverso la tua mente come un
fiume d’amore che sfocerà direttamente nell’azzurro mare del tuo cuore.
Lasciale andare, anche perché queste sono le uniche parole dove un
individuo, come capirai dopo, Non Ha Potere Di Scelta se fermarle o
meno: entrano e basta!
Anche
non
rivelandoti come mi sia possibile, voglio che tu sappia che io di te ho
sempre saputo tutto; conosco i tuoi pensieri, il tuo respiro, il tuo
amore, le tue idee, ho sempre saputo tutto: di ogni passo, di ogni
azione o bravata che hai fatto e non ti ho mai giudicato, perché so che
i tuoi comportamenti sono il frutto di una persona che ha perso la sua
identità e l’ha data all’immagine, alla società, così che sei divenuta
“uno dei tanti” che senza qualcuno che guida si sente morire, che senza
un attimo di compagnia, avverte un vuoto dentro, un vuoto che diviene
ogni giorno più grande.
Conosco
tutte le
bugie che mi hai detto, il motivo di tutti i tuoi alti e bassi, il
motivo di tutti i tuoi ritardi, cosa facevi e dove andavi quando la
sera non ti trovavo a casa per tentare di rendermi geloso e di farmi
arrabbiare al fine di sentirti a posto dopo che io sarei passato dalla
parte del torto una volta arrabbiato……ed altro ed altro ancora.
Ho
sempre saputo
tutto e comunque nella mia ultima lettera di due anni fa ti confermai
che non ce l’avevo con te ed ancor prima ti scrissi che non ti avrei
mai giudicata; cosi era, così è stato e così sarà.
Eppure
tu hai
sempre creduto il contrario e ti sei sentita inondata di qualche
milione di miei giudizi contro di te ma solo perché sei tu che non
riesci a perdonare te stessa. E sono stato anche bravo a fartelo
credere. In realtà c’era bisogno che tu ti cuocessi a fuoco lento per
arrivare ad oggi. Ad esempio quando ci incontrammo per strada l’anno
scorso fu molto semplice farti credere che io ce l’avessi con te solo
perché ti snobbai; allora chiediti: la tua vita dipende dagli altri?
Sì, poiché il problema è qui: chiunque di te può fare ciò che vuole,
poiché hai consegnato il tuo potere e la tua personalità nelle mani
degli “altri”. E lo hai fatto anche con me.
Ogni
volta che mi
dicevi che ero “grande” o “speciale” o cose simili, un brivido
percorreva la mia schiena poiché tu ti sentivi piccola ed insicura e
questo mi confermava che tra noi non poteva durare. Sì, non è possibile
far andar bene una relazione se entrambi non sono forti e sicuri e
rispettosi di sé stessi. Solo avendo grande rispetto, stima e fiducia
di sé si può avere rispetto per il proprio compagno e quindi per la
coppia.
Ci
sono uomini
insicuri che sono felici quando si sentono dire ciò che dicevi a me,
quando si mettono su un piano più alto della propria compagna, quando
sentono di dominare. Ma dominare cosa e perché? La felicità, come ti
scrissi, è “nell’unicità di scopo” e l’unicità di scopo è il risultato
di sentirsi l’uno per l’altro sentendosi sé stessi e mai essere l’uno
superiore all’altro.
Ricordi
che se ti
chiamavo PICCOLA ti arrabbiavi?
Eppure di solito è un bel
vezzeggiativo, ma tu ti arrabbiavi solo perché ti senti inferiore.
Sappi che ti sentirai così e sempre peggio fin quando non capirai che
non devi più annullarti per fare ciò che la società con le sue menzogne
ti ha fatto credere come “giusto”.
Voglio
citarti una
canzone di Umberto Tozzi che a San Remo arrivò chiaramente ultima, come
dimostrazione che le cose utili nessuno le capisce. Il titolo della
canzone è “Un’altra vita”
Quanti
anni hai
perché sei qui
quante promesse
ti hanno fatto
per finir così
bussi a una porta per non morire
quando nel buio riesci solo
a piangere vicino a un Dio
forse hai toccato già il fondo
ora rinasci davvero
non sono io che ti parlo
io sono in parte straniero
comincia qui un'altra vita
e' primavera e tornerà
tra le tue dita
finché vivrai per i suoi occhi
solo un domani ci sarà
per l'eternità
accanto a te
ci sarò io
non esitare
se vuoi ritornare
caro amico mio
capita a volte davvero
è la magia che ho di te
che accende il fuoco più vero
e brucia tutti i perché
comincia qui non e' finita
e' primavera e tornerai
nella mia vita
finché vivrò dentro ai tuoi occhi
solo un domani ci sarà
e sarà per l'eternità
la la la la la la la
la la la la la la la
la la la la la la la
comincia qui non è finita
è primavera e tornerai
nella mia vita
finché vivrò dentro ai tuoi occhi
solo un domani ci sarà
e sarà per l'eternità
finché vivrò dentro ai tuoi occhi
solo un domani ci sarà
e sarà per l'eternità
Qualcuno
ti ha
detto di menzogne inverosimili, tipo la felicità è nei soldi, nel
sesso, nella bellezza, nel potere: ma la tua felicità sei tu e non
esiste nulla all’infuori di te che possa renderti felice.
Cos’è
che ti hanno
fatto? Cosa hai permesso di farti mettere nella testa? Credi davvero
che se affidi la tua felicità a persone o cose veramente tu puoi essere
felice?
In
questo momento
stai sperimentando un collasso dell’anima, stai collassando su te
stessa e quindi è normale che le tue scelte debbano essere sbagliate ed
i tuoi punti di vista debbano essere mostruosamente tortuosi.
Sai,
si dice che
quando si tocca il fondo si deve risalire, tanto più giù di la non si
può andare! Allora ti dico, visto che al fondo non ci sei ancora
arrivata, invece di arrivare fin laggiù per poi cominciare a risalire,
NON TI CONVIENE COMINCIARE DA SUBITO? Ricordi la mia frase: “Noi esseri
umani siamo condannati ad essere felici, tanto vale iniziare da
subito.”?
Permettimi
di
farti una domanda: se il prossimo mattino fosse l’ultimo, lo perderesti
dormendo?
Bella domanda, eh?
Cosa faresti? Ne vivresti ogni momento!
E
se prima l’alba non ti sembrava nulla di eccezionale, ora la vivresti
come mai prima. E cos’è che ti fa apprezzare il suo splendore? Sapere
che non la vedrai più. Non è forse una ironia che servano malattie e
dolore per comprendere che la vita è importante e dovrebbe essere
continuamente apprezzata nella gioia? Invece molti stanno condannando i
loro mattini.
Quando
comincerai
allora potrai vedere le cose da un altro punto di vista e ti assicuro
che tutte le cose assumeranno una luce diversa perché illuminate dalla
tua luce e non vivrai più del riflesso di altri e comincerai a vivere
nella realtà della quale al mattino al risveglio non ti sentirai più
uno schifo.
Guardati!
Sai da quante persone e da
quante cose dipende la tua felicità? Infinite.
Perché
ti adorni o
ti vesti così come fai? È perché rende felice te o perché vuoi attirare
l’attenzione degli altri? Sei mai uscita senza vestirti con cura o
profumarti perché altrimenti rischiavi di non piacere? Perché usare il
profumo quando ci sarebbe il profumo della tua anima che è
abbondantemente di maggior valore?
Come
è facile
perdere di vista la realtà dell’amore per l’illusione dell’immagine. E
che sofferenza preparare sempre le stesse valigie per arrivare sempre
alle stesse sofferenze esperienza dopo esperienza. Ricordi Marylin
Monroe? E la fotomodella Campbell che tentò l’avvelenamento mentre noi
ci frequentavamo? Vittime dell’illusione e dell’immagine. Vittoria
delle bugie della società dei giorni nostri.
AIUTAMI
A RENDERE
IN TE VIVA LA VITA: ricordi? (Certo che sì!). Io ti dissi AIUTAMI TU
non dissi IO TI RENDERO’ viva la vita e sai perché? Perché nessuno può
fare qualche cosa al posto tuo, bensì è possibile che qualcuno ti aiuti
ad aprire gli occhi ed a farti capire. Diversamente non funziona, non
funziona se non ricerchiamo dentro noi stessi ciò che dell’altro ci ha
attirati.
Infatti
il dolore
che hai provato nell’esserti trovata distante da me, quel senso di
vuoto nell’anima, è dovuto alla sensazione che hai perso (di nuovo)
quella parte di te che non trovi in te. Ma quella parte non sono io, io
ero solo il tuo specchio: le cose che ti piacevano in me dovevi
trovarle in te stessa. Non fuori di te.
Non
esiste nessun altro metodo per far
funzionare una coppia; ed ora ti dirò come realmente stanno le cose.
Ricordi
quando
dicevi “la nostra è una bella coppia in quanto tra noi il sesso
funziona”; e se chiedi a tutte le persone che conosci il perché si ama
il proprio compagno, ti risponderanno di cose più varie: simpatia,
vivacità, forza, determinazione, coraggio, soldi, appunto sesso, potere
e tante e tante altre cose. Ma io ti assicuro che nessuno ti dirà IO
AMO LUI (o lei) POICHE’ MI INSEGNA AD AMARE. Sembra strano ma questa
“banalità” è l’unica cosa che può portare avanti una relazione (se alla
base c’è la volontà di farlo); però devo onestamente dirti che tu sei
l’unica persona al mondo che io conosca dalla quale abbia sentito dire
MI INSEGNI AD AMARE e lo hai detto a me ed aggiungesti che stavo
aiutandoti a staccarti quella corazza che soffocava da sempre i tuoi
sentimenti.
Questo
è il modo, unico e banale, per
far funzionare una relazione.
Qualsiasi
altro dei motivi che possono
essere dati come risposta non funzionano poiché sono tutti basati sul
creare DIPENDENZA.
Per
una donna è
molto facile intrappolare un uomo per mezzo del proprio fisico e con le
proprie forme (specie le tue) ma in cambio della prigione che si dà si
riceve in cambio una prigionia dell’anima che aumenta sempre più fin
quando l’obiettivo continua ad essere imbrogliare, intrappolare e
rendere schiavi.
Ma
poi la vita restituisce tutto come
dolore e depressione.
Sederi
e seni da
fuori che creano dipendenza, Mercedes e BMW che creano dipendenza,
potere e soldi che creano dipendenza, fascino e carisma che creano
dipendenza e la dipendenza non è mai stata libertà ma esattamente il
suo opposto, una trappola. E’ per questo che le relazioni non
funzionano; c’è dipendenza e dipendenza: tossico-Dipendenza, alcool-D,
gioco-D, lavoro-D, simpatia-D, praticamente dipendenza da tutte quelle
cose che consentiamo far avere effetto su di noi e da cui ci sentiamo
attratti.
Mia
cara, il
motivo per cui le cose vanno così è perché siamo in piena era
dell’immagine. L’immagine è fondamentalmente FARSI VEDERE DAGLI ALTRI
PER CREARE DIPENDENZA. Ma tutto ciò fa perdere carattere e fa sentire
vuoti di tutto ma pieni di lacrime.
Se
iniziamo a
delegare il nostro potere di scelta possono poi condizionarci e
pilotarci, come delle bestie condotte al macello, all’acquisto dei loro
prodotti CHE DANNO IMMAGINE: la prova puoi trovarla nelle pubblicità:
immagine, immagine, immagine. Ed il loro scopo è raggiunto; lo dicono
le statistiche delle vendite di prodotti e di ….. vendita di
psicofarmaci (capisci?).
Ma
io sono libero
e lo sono poiché l’ho scelto. Io sono immune a questo tipo di
atteggiamenti, per questo non sei mai riuscita a far fare a me ciò che
(di negativo) riuscivi a far fare agli altri. È questo che di me ti
piace, ma che, in quanto tuo riflesso, ti piace di te e ricerchi da
sempre, poiché il tuo cuore sa che l’immagine e le forme sono vane e
nulle e portano solo infelicità e dolore e non porteranno mai a
costruire nulla di buono se non qualche risata o qualche piacere
momentaneo.
Per
questo io sono
speciale e la tua anima lo sa. Poiché io sono IO, non sono gli altri o
come gli altri mi vorrebbero. Ed io l’ho scelto, liberamente.
Questa
è la cosa
più grande che hai riconosciuto in me e che non vedi in te: la libertà
di essere sé stessi e la conseguente potenza che ne deriva.
Ti
sei mai chiesta
se sei totalmente come tua mamma ti vuole? Non è per incolpare tua
mamma, ma per farti capire che tu sei una persona libera e che non deve
prendere ordini da nessuno e neanche deve darne agli altri, così come
io ho sempre fatto con te.
Ciò
che mi spiace
è che la bellezza che è dentro di te l’ho vista solo io; tu,
relativamente a te stessa sei cieca. Ma tramite il riflesso di te in me
hai potuto constatare come sei in realtà e cioè un essere meraviglioso
e pieno d’amore; ed era per questo che in quei momenti ti si
cancellavano anni di desolante squallore vissuto: stavi ritrovando te
stessa. Trova me dentro di te e troverai te stessa; forse ora capisci
cosa volevo dire quando ti dicevo che IO E TE SIAMO UNO e in qualche
frase che ti regalai mi firmai con il tuo nome (ricordi?). Quando avrai
trovato me dentro te, avrai scoperto la tua vera natura ed avrai
trovato TE ed allora sarai capace di gestire l’amore vero.
Io
ti amavo ma tu
non potevi accorgertene poiché i buchi che hai dentro fanno fare acqua
ai tuoi sentimenti. Pensaci su questa notte: stai cercando di catturare
tutto e tutti per colmare il vuoto che hai dentro. È per questo che le
tue relazioni non funzionano. Non troverai MAI ciò che stai cercando
per un unico e semplicissimo motivo: non esiste fuori di te. Stai
cercando qualcuno per sentirti completa tramite l’esterno e non
qualcuno che ti aiuti a completarti dentro di te: come per tutti anche
tu hai semplicemente bisogno – se lo vuoi – di qualcuno che ti possa
far sentire che ti sta INSEGNANDO AD AMARE.
Il
mondo chiede
pace, i governi chiedono pace, tutta la terra e le organizzazioni
chiedono pace; non credi che sia venuto il momento che anche tu cominci
a far pace con te stessa? Ma sappi: non può esserci pace senza
giustizia.
Se
continui a
pensare ai tuoi errori ed ai tuoi sbagli alimenterai solo i tuoi sensi
di colpa. D'altronde se hai i sensi di colpa vuol dire che tutte le
cose che ti creano tale CONDIZIONE sono state create da decisioni
“decisamente” poco tue, poiché se fossero veramente state decisioni
“decise da te” non potresti avere i sensi di colpa poiché avresti
deciso in piena e serena coscienza, non ti pare?
Ma
tutt’oggi stai
continuamente cercando di darti qualche motivo valido per non sentire i
sensi di colpa degli errori passati o del fatto che ci siamo lasciati;
ma come vedi, trovato finalmente un motivo che sembra giustificare le
tue scelte errate, ecco che riaffiora un altro senso di colpa e così va
da anni e sembra quella di un gatto che si morde la coda. Ed allora? La
soluzione è: non pensarci più, cambia il tuo modo di agire e sii
felice. Il passato è passato. Del passato fanne solo tesoro. La vita è
l’unica cosa che non è stata “costruita” con un libretto di istruzioni
per l’uso, ma tutto ciò che ti ho scritto è forse il vero modo di
vivere che ti permetterà di andare a passeggio “serenamente” nella
giungla della vita vedendo la vita stessa che scorre serenamente
intorno a te.
Nonostante
che io
conosca TUTTE le bravate mentre ci frequentavamo e TUTTE le buie che
hai detto, ricordo i nostri tempi come dolci, anzi dolcissimi; sì lo
ricordo e te lo dico.
Quando
ritroverai
la strada che ti avevo indicata, ti accorgerai che è sempre stata lì,
ma che per la rabbia che provi verso di te, stai con la gente sbagliata
e rifiuti il bene e l’amore.
Questa canzone di Gerardina Trovato fa
proprio al caso tuo dal titolo GECHI E VAMPIRI:
Una
vita normale
La mattina col sole
Non l'avevo fatta mai
Mi svegliavo la notte
Come Gechi e vampiri
Trasgressioni solo routine
Stavo sempre uno schifo
Con la gente sbagliata
In un mondo che nel mondo non c'è
E col tempo anche i sogni si fanno i bagagli
E un bel giorno non li cerchi più
Ma chi sei, ma chi sei
Specchio specchio delle mie brame
………..
Cosa
vuoi, cosa vuoi
Sono la strega di Biancaneve
Dimmi che, dimmi che
Non tornerò mai com'ero prima
Dimmelo perché
Perché voglio di nuovo trovare la strada
Che tu avevi scelto per me
………..
Perché
un cuore che parte
Può fare più luce del sole anche stando quaggiù
Perché voglio di nuovo una vita
un po' meno sbagliata e la voglio con te
con te
Un
Essere Umano è
grande poiché va oltre la debolezza del dipendere da qualcuno o da
qualcosa che ci fa arrabbiare o fa di noi ciò che vuole.
Io
parlo e le mie
parole arrivano al tuo cuore sentendole vere. Ma io non posso fare
altro che parlare; solo tu puoi decidere cosa fare della tua vita e del
tuo futuro che vedi color nero pece.
Due
anni fa
l’ultima sera del nostro rapporto mentre ti riaccompagnavo ed eravamo a
poche centinaia di metri da casa tua, la radio mandò la canzone “Va
dove ti porta il cuore” degli O.R.O. Ti rafforzo questo augurio
aggiungendovi va dove ti porta il TUO cuore. Difenditi dalle idee non
tue e concedi a tutti di essere; solo così potrai ritrovare in te tutto
l’amore che sei.
Non
fare appassire il fiore dell’amore
che è dentro di te. Sii luminosa e splendente.
Ti
confermo di
essere totalmente in contrasto con i tuoi comportamenti ma mi inchino
con infinito rispetto ed amore innanzi alla tua meravigliosa anima.
Ti
ho scritto con l’unico scopo di
alleggerirti di alcuni sensi di colpa che forse nutrivi nei miei
confronti
.
Ora
ti lascio perché ho altre cose da
fare: sono troppo impegnato ad essere felice.
Grazie
di tutto ciò che mi hai dato.
Sii felice.
Ciao.
Arcangelo Miranda
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