Il pericolo
delle tecniche spirituali
Postato il 30
agosto 2006
Ho
conosciuto ed ho saputo di molte persone che sono state ricoverate al
reparto psichiatrico dopo aver partecipato a sessioni di innalzamento
della kundalini.
Come mai? Se la kundalini è lì ed
è raggomitolata, lo è in risposta ad un punto di vista dell'individuo,
l'Essere Spirituale, che è in contrasto con le leggi della vita: è
fuori etica.
Perché
tutte le pratiche che
intendono innalzare la kundalini sono pericolose?
I tessuti del corpo sono costituiti da
cellule le quali posseggono una propria caratteristica elettrica e
magnetica dovuta alla presenza di
determinati elementi chimici di cui la cellula stessa è costituita. La
ruota minerale qui di seguito rappresenta alcune di queste relazioni:
La
somma delle caratteristiche elettriche e magnetiche delle cellule dà
luogo al campo elettrico e magnetico dell’intero corpo e su
internet si
possono trovare innumerevoli immagini che rappresentano il corpo come
composto da strati e livelli energetici fino ad approssimarlo ad un
magnete e ad una batteria.
Quando
il corpo perde energia si parla di stress ossidativo (incapacità di
svolgere reazioni biochimiche) e lo stress ossidativo aumenta
provocando anche una sostituzione di alcuni minerali essenziali con i
metalli tossici. Questa cosa crea ulteriore forte stress ossidativo che
inibisce i processi enzimatici ed interviene quindi la morte cellulare;
la ruota minerale sarebbe uno schema adatto per comprendere
l’equilibrio minerale cellulare.
Nella
filosofia orientale, si parla di chakra. Di fatto, i chakra sono punti
energetici del corpo risultanti da quanto abbiamo detto prima.

Una
pila elettrica è formata da due polarità, quella negativa (data dal
terminale di contatto in zinco) e quella positiva (data dal rame);
quest’ultima, sulle pile a forma cilindrica, è quella sulla cui
estremità c’è il piolino.

Negli
apparecchi elettrici che funzionano con più pile, vediamo che esse sono
collegate tra loro in una modalità che in elettrotecnica è chiamata
“serie”, cioè il positivo della prima si collega al negativo della
seconda il cui positivo si collega con il negativo della terza e così
via: il prodotto finale sarà una forza elettrica, una tensione, data
alla somma di tutte le singole pile collegate in modalità “serie”.
Ammettendo che abbiamo tre delle classiche pile da 1,5 volt (quelle
piccole da telecomando) la somma totale sarà di 4,5 volt. Se però con
un apposito misuratore di tensione, il tester, andiamo ad infilarci nei
punti di contatto delle pile, troveremo che, rispetto al primo polo
negativo della serie, il tester misurerà 1,5 volt sulla prima, 3 volt
sulla seconda ed infine 4,5 volt sul positivo della terza, che è il
positivo posto in cima alla serie.
Nel
corpo umano questi valori intermedi sono mantenuti dalle pleure
(membrane di contenimento di organi o di sezioni del corpo).
Possiamo
parlare di sacche di energia contrapposte confinate dalle pleure le
quali mantengono nel corpo polarità contrapposte, tipo le pile in
“serie”, per ottenere un valore totale finale dato appunto dalla somma
dei vari “singoli comparti”.
Per
proseguire il discorso dobbiamo ora vedere la differenza tra i chakra
ed i livelli di coscienza.
I
livelli di coscienza umana
sono 7 (quelli di tutta l’esistenza molti di più) e rappresentano il
punto di vista dell’Essere; se li vogliamo raffigurare sull’immagine
dell’uomo, si ha che essi, fino al 5°, combaciano quasi perfettamente
ai chakra; ecco qui l’errore: il quarto livello di coscienza, quello
definito dei sentimenti sentiti e non manifestati, - quello della
consapevolezza ponte - si sovrappone al chackra che si trova al livello
del cuore.
Quindi
non si deve lavorare su di un chakra del cuore (che rappresenta una
energia
fisica),
bensì sul livello di
coscienza
del cuore (che rappresenta una
consapevolezza da
raggiungere).
I
chakra hanno sì a che fare con il livello di coscienza dell’individuo,
ma solo indirettamente; il chakra della corona, il settimo, è
l’indicatore dei sei e se il settimo chakra è aperto al massimo, allora
vuol dire che l’individuo ha scalato interamente il 5° livello di
coscienza.
Quindi,
i chakra riguardano solo i primi 5 livelli di coscienza e non hanno mai
avuto nulla a che fare
in
modo diretto con la realizzazione del sé.
I chakra sono solo un indicatore
elettrico di uno stato di coscienza, per cui lavorare sull'indicatore è
sbagliato.
Con
i chakra si intende solo effettuare una misura della coscienza UMANA,
quella relativa alle esperienze umane e quindi circoscritta entro i
primi 5 livelli di coscienza che sono sperimentabili nella materia. Non
è quindi possibile misurare il sesto livello di coscienza con i chakra,
poiché il 6° livello non è di questo mondo, per cui il sistema
elettrico del corpo, rappresentato dai chakra,
non è adatto per
misurare un mondo che non c’è.
A
questo punto risulta chiaro che se parliamo di caratteristiche
elettriche dei chakra e delle cellule, dobbiamo anche parlare di linee
ove questa bio-elettricità passa. Così possiamo spiegare perché il
sistema energetico del corpo è disegnato, intorno ai chakra, per mezzo
di due linee (canali o NADI) che salgono passando da destra a sinistra
della colonna vertebrale: a sinistra nadi IDA, a destra la nadi
PINGALA.
Il
motivo per cui un organismo è stanco, a questo punto, dovrebbe
risultare chiaro: pensieri negativi e quindi tossici, predispongono le
cellule ad accumulare al loro interno una serie di sostanze inadatte
alla loro sopravvivenza ottimale le quali hanno per conseguenza una
marcata alterazione dei processi elettrobiochimici con conseguenza di
perdita di energia.
Il
corpo,
con le sue
cellule-pile-elettriche
è un grosso accumulatore, così come le cellule di una arancia ne fanno
un accumulatore elettrico che genera energia se in essa si pongono i
due elettrodi zinco-rame, le estremità della pila:
Pensieri
tossici, cioè pensieri che sono in antagonismo con la
Voce del nostro essere,
creano quindi prima una condizione di turbolenza energetica e poi, alla
fine, un effetto nel corpo fisico, che in quanto ultima ruota del
carro, è l’indicatore di questo squilibrio.
Non
è la Kundalini che è addormentata; è l’Essere spirituale che è
addormentato ed essa è l’indicatore di tale livello di sonno.
La
kundalini è il termometro di questa energia fisica, per cui se essa è
delegata lì in basso, a dei valori minimi, è perché l’etica
dell’individuo è molto giù; più miglioriamo la nostra etica, più la
kundalini sale.
Quindi,
la kundalini è lì poiché deve essere lì, per cui, qualsiasi tentativo
di innalzarla con tecniche è pericoloso.
Infatti,
pur essendo possibile farla innalzare, il problema è che questa energia
se scatta, arriva al cervello con enormi probabilità di entrare in
corto-circuito con l’energia dei pensieri negativi che stazionano lì.
È sempre pericoloso
giocare con le energie.
A
questo punto dovrebbe essere chiaro che è il punto di vista
dell’individuo che determina quella condizione della kundalini bloccata
giù al sacro, per cui il corretto approccio alla kundalini è il
non
approccio diretto.
Vediamo
però ora quale sarebbe l’approccio corretto.
Utilizzando
sempre il sistema delle NADI o canali energetici vertebrali, possiamo
comprendere che, in realtà, tutto deve nascere dal nostro cuore (il 4°
livello di coscienza), ciò dal nostro modo di vedere le cose, visto che
abbiamo imputato al punto di vista alterato la causa per cui la
kundalini è lì giù.
Addirittura
il concetto di illuminazione, potremmo dire in maniera banale (mi
perdonino tutti i non-illuminati) è un "fatto" elettrico. Si, in
definitiva è vero, poiché è un processo che prevede un valore superiore
all’80% della massima energia biochimica cellulare e quindi il suo
corrispondente biofisico di energia disponibile; ma, in definitiva, il
processo che deve avvenire è un processo di Cuore puro.
Non è
possibile solo aggiustare il corpo senza aggiustare il pensiero, senza
cambiare il punto di vista.
Ciò
non significa che nessuna azione debba essere condotta al di fuori
dell’approccio sul pensiero; tutt’altro, poiché sono benvenute tutti
gli esercizi sportivi o lo yoga fisico e tutti i corretti approcci
alimentari; ma, per l’amor di dio, non giochiamo con le energie: è
pericoloso.
Vediamo
energeticamente
cosa accade quando un individuo, ad un certo punto della sua vita, è
toccato dalla forza dell’Amore; vuol dire che lo Studente ha portato la
sua consapevolezza al livello del Cuore. Da lì la forza dell’Amore o
kundalini del Cuore sale alla coscienza (alla testa) per mezzo di uno
dei due canali laterali della colonna vertebrale (il sinistro): lo
Studente, per mezzo di un lavoro cosciente, vuol liberarsi da matrix:
decide quindi di annullare la fonte della dualità (il quarto livello di
coscienza è non-duale), di liberare la kundalini della zona dell’Osso
Sacro; è così che discende il suo corpo per mezzo dell’altro canale
laterale destro alla colonna vertebrale e giunge al Sacro: ora tutta la
personalità deve essere al servizio del Cuore.
A questo punto l’energia
della kundalini del Sacro deve essere messa a disposizione del Cuore ed
è a causa di ciò che l’energia sale - non ancora per il centro della
colonna vertebrale - per mezzo della restante parte del canale laterale
sinistro della colonna fino al Cuore.
Qui, tutta la personalità è
purificata, va alla coscienza dell’Uomo Nuovo (alla Testa) e
discendendo per il canale laterale destro alla fine risale per il
midollo spinale mettendo in contatto DIRETTAMENTE il Sacro con la
Testa, e prende coscienza con l’IO più profondo. Tutti questi processi
energetici hanno specifici parallelismi in processi biochimici.
APRI IL TUO CUORE

Ricorda:
il
canale (nadi) di sinistra rappresenta il percorso dell’energia di
polarità femminile IDA ed è in relazione al sistema para-simpatico e
cammina sul canale sinistro del cordone simpatico;
il
canale (nadi) di destra rappresenta il percorso dell’energia di
polarità maschile PINGALA ed è collegato al sistema simpatico e scorre
sulla corda destra del sistema simpatico.
La
fusione delle due è detta SUSHUMNA e avviene che l’energia scorre al
centro del midollo spinale. Rappresenta il perfetto equilibrio dei
sistemi simpatico/parasimpatico.
Quando
si parla di energia del parasimpatico che scorre sulla corda sinistra
del simpatico, non si deve fare confusione tra la zona anatomica ed il
percorso con il relativo equilibrio delle energie; si tratta di una
raffigurazione esoterica.
(NB
per la comprensione del sistema spiegato di seguito è consigliabile
fare uno schemino su carta).
In
che modo l’uomo può costruire un corpo-anima che è superiore al
corpo-fisico e divenire capace di entrare nel Regno dei Cieli?
Ripetiamo: dopo una ricerca incommensurabilmente lunga, una agitazione
millenaria spinge a ritrovare lo stato di Essere Vivente e non più
quello di Essere Umano. La sua Testa ed il suo Cuore sono giunti ad un
certo grado di armonia e quindi di apertura; finalmente sono in armonia
tra loro, la parte umana con quella divina. Questa è la condizione
necessaria per avviare l’illuminazione e poi l’ascensione.

Lo
Studente, pieno di questa immensa aspirazione, di questo desiderio
inestinguibile, prova nel suo Cuore un sentimento che lo spinge sempre
più verso la Meta. Questa aspirazione può diventare così intensa che lo
sterno comincia letteralmente a vibrare. Il Cuore si apre largamente ed
il santuario della Testa può, anch’esso, iniziare il processo.
Che accade allora?
Una
grande e meravigliosa forza si sprigiona dal Cuore ed assistiamo
all’erezione del tempio dell’Amore, il primo dei due tempi di dio, nel
Cuore.
Nella
parte del Cuore questa forza, propriamente detta kundalini del Cuore,
comincia ad irradiare acquistando un campo di azione sempre più grande:
l’individuo si sente sempre più coinvolto in aree di maggiore
responsabilità in tutti gli aspetti della sua vita; egli vuole
partecipare appieno al creato.
Questa
vibrazione tocca il cuore il quale secerne allora un suo proprio e
particolare ormone che passa nella circolazione sanguigna e se lo stato
del sangue e del sistema nervoso lo permettono, la forza comincia a
muoversi verso la testa: l’energia sale da IDA, per il lato sinistro
poiché l'ormone raggiunge la testa per mezzo della
Circolazione encefalica.
Il relativo ormone ha un effetto sulla ghiandola pineale la quale
produce, a sua volta, altre sostanze che inondano il corpo.
Dalla
testa questa energia riscende e provoca i suoi effetti sul timo, una
ghiandola che è dietro lo sterno ed elemento primario del sistema
immunitario (per la produzione di LINFOCITI-T).
Il
timo è una ghiandola della crescita che, dopo aver funzionato durante
la giovinezza, deperisce divenendo apparentemente inutile. Tuttavia se
grazie alla vibrazione della forza del Cuore è toccata dalla luce
dell’Amore, riprende vita e diviene di nuovo attiva.
Appena
l’ormone del timo passa nella circolazione cefalica (nella testa intesa
come personalità) “ripulisce” i pensieri negativi: è la forza
dell’Amore all’opera che ripulisce la personalità.
Questo ormone ha anch'esso un
effetto sulla ghiandola pineale.
L’epifisi o ghiandola pineale,
chiamata così poiché assomiglia
ad una piccola pigna, si trova nel cervello più o meno all’altezza del
naso.
Questa ghiandola, quando viene
toccata dall’ormone dell’amore,
è in grado, tra l’altro, di produrre una sostanza capace di cambiare il
codice genetico.
È noto che chi beve dal Graal
ottiene l'eterna giovinezza, la
guarigione da tutte le malattie e l'illuminazione. La ghiandola pineale
è il nostro Graal fisiologico e possiamo "bere" da essa un liquido di
questa portata.
La ghiandola pineale è un
corpuscolo grande un po' più di una
lenticchia, a forma di cono (quindi potrebbe ricordare una minuscola
coppa), situata alla base del nostro cervello (quindi dentro di noi)
La ghiandola pineale produce,
tra l'altro, la melatonina, un
ormone prodigioso le cui caratteristiche sono state scoperte solo di
recente ma che ricordano incredibilmente quelle del liquido
dell’immortalità del
graal o dell’amrita, il
nettare degli dei.
La melatonina è un prodotto
notturno della ghiandola e la
notte (o meglio in assenza della coscienza del corpo) è il momento
massimo della sua attività. Di notte, liberi dall’influenza del corpo,
possiamo viaggiare nella mente, cosa che non riusciamo a fare
facilmente da svegli perché intrappolati e distratti dalle influenze
negative che il corpo esercita su di noi.
ScriveLaurence
Gardnerin "Il Regno dei Signori degli
Anelli" (Newton Compton Ed.) "... la
melatonina esalta e rafforza il complesso del sistema immunitario del
corpo, accresce la produzione di energia fisica alzando il livello di
sopportazione della fatica, regola la temperatura interna contribuendo
a un'ottimale gestione del sistema cardiovascolare ed è per eccellenza
la sostanza antiossidante del corpo, con effetti evidenti sui
meccanismi antinvecchiamento e sulla mente, sviluppando facoltà
paranormali".
Ecco che bere dal Graal
significa attingere dalla natura più
profonda del Sé e ciò si manifesta nel corpo come secrezioni contenenti
melatonina dalla ghiandola pineale; il risultato, a certi livelli, è
l’immortalità" (effetto antinvecchiamento e rafforzamento del sistema
immunitario) e "l'illuminazione" (aumento delle facoltà paranormali,
dell'intuizione e altro). Il piccolo cono, dunque, come la coppa del
Graal, elargisce questo succo miracoloso.
Bere dal Sacro Graal non è
quindi un fatto fisico, ma rappresenta l'acquisizione di un elevato
stato di coscienza.
L’ormone del timo, una volta compiuto il suo lavoro nel secondo tempio,
quello della Testa, è trasportato dal sangue in tutto il corpo e fa si
che le sostanze nemiche siano eliminate dal sangue attraverso i reni:
le tossine, che mantenevano lì la personalità e che erano create dalla
personalità stessa, vengono eliminate dal sistema escretore del corpo.
Il
fegato e i reni tolgono dal sangue tutte le sostanze estranee alla vera
natura dell’IO. Un giovane è giovane poiché il timo produce sostanze
che tendono a tenere il corpo detossicato. Ma ora è
compito
della ghiandola pineale e dell’ipofisi cambiare il codice genetico
delle cellule per ottenere l’immortalità.

Ora
che la forza dell’Amore, rappresentata fisicamente dall’ormone del
timo, tocca la testa l’energia fluisce verso il basso attraverso il
cordone destro del sistema nervoso (parasimpatico) - PINGALA - fino
all’Osso Sacro. Questa discesa di forza avviene quindi parallelamente
alla colonna vertebrale ma non nella colonna vertebrale la quale
veicola in essa ancora l’energia dei tre livelli inferiori di
consapevolezza, quelli umani: il midollo è ancora al servizio della
coscienza-ego-umana.
Quando
le forze discendenti giungono ad un livello tale che pervadono il
Sacro, una grande lotta è ingaggiata contro tutte le considerazioni
umane lì depositate: il karma, cioè il nostro punto di vista umano,
deve essere annientato. Resta inteso che questa lotta non è intrapresa
dall’io personale ma dall’amore del nostro Essere, dalla forza
dell’Amore proveniente dal Cuore.
Come
ultimo scoglio, la pineale produce sostanze (fino a 972; infatti è
chiamato il fiore dai mille petali) alcune delle quali arrivano alla
base della colonna vertebrale, al primo chakra o ghiandola coccigea e
la kundalini si alza.
È
questa forza che spezza tutte le catene e libera il gigante Gulliver
che noi siamo. Il compito della kundalini del Cuore è quello di
liberare la kundalini del Sacro, la seconda sorgente. Tuttavia questa
seconda sorgente potrà aprirsi in una maniera corretta solo se la
prima, quella del Cuore, si è previamente aperta ed è stata impiegata
nel modo giusto, cioè se si è vissuto secondo l’Amore, altrimenti si
spegne. Nella letteratura orientale l’attenzione è sempre diretta sulla
sorgente di kundalini del Sacro che si tenta di aprire con esercizi
adeguati. Questo modo di procedere è assolutamente scorretto oltre che
estremamente complicato; l’uso del sesso, nel Tantra modificato ed
erroneamente inteso in occidente, per far esplodere questa forza non è
filosoficamente corretto.
Compiuto
il suo lavoro purificatore nel Sacro la forza risale attraverso la
parte inferiore del cordone sinistro -IDA- del simpatico fino al tempio
della testa. Questa condizione significa una maggiore determinazione
dell’Essere e così quando il terzo tempio (il Sacro) è DEFINITIVAMENTE
aperto, questa seconda kundalini (appunto quella del Sacro) sale
attraverso il canale del midollo spinale –SUSUMNA- e si ricongiunge
DIRETTAMENTE nel tempio della testa con la kundalini del Cuore che,
come abbiamo detto, risale sempre per mezzo del cordone superiore
sinistro del simpatico o IDA.
Queste due forze si fondono dietro al
lobo frontale e così il terzo occhio, con i relativi poteri
paranormali, si apre.
A
questo punto lo Studente è pronto per servire in toto il suo dio. Lì
inizia la sua opera nel mondo servendo il suo dio e non più il suo ego,
la sua personalità.

Quando
un Essere possiede la nuova forza e la utilizza secondo la legge
divina, si unisce al divino e il corpo-fisico si trasforma in
corpo-anima: l’Essere si espande nelle sue 7 bande di coscienza e
quindi ben al di là dei confini del suo corpo fisico.
Grazie
a questa nuova condizione l’allievo è esistenzialmente, strutturalmente
e corporalmente del tutto liberato dal mondo e dalla terra: è nel mondo
pur non essendo del mondo. L’allievo si accinge ad andare incontro alla
sopranatura, alla realizzazione del Sé e si sentirà incorporato nella
catena dell’Amore Universale, potente ed infinito.
È
liberato…
In
questa immagine vediamo lo Studente che siede su una pelle di tigre:
essa rappresenta i tre livelli bassi, i duali, che sono stati domati
dallo Studente che vi ci siede sopra:
Da
ciò si comprende che i chakra sono puramente sistemi energetici del
corpo fisico che limitano al 5° livello di consapevolezza, il livello
dell’
amore sentito ed
espresso, il Paradiso.
L’uso
dello yoga è qualcosa che andava bene quando esso fu presentato,
migliaia di anni fa; oggi, per la situazione mentale della maggioranza
degli esseri umani è inutile e può, spesso, se fatta bene, essere
dannosa.
In definitiva lo yoga e le tecniche di innalzamento della
kundalini potevano essere usate solo per gli individui la cui
consapevolezza non è inferiore a quella del livello del cuore;
considerando che l’umanità vive al terzo livello, nel bel mezzo
dell’attività duale, ecco il motivo per cui una tecnica non-duale come
lo yoga, ad esempio, non è oggi indicata.
Questa
è una stupenda citazione di Alan Watts:
Non
cercate di liberarvi dalla sensazione dell'io:
consideratela, finché dura, un aspetto o un gioco dell'intero processo,
come una nuvola o un'onda, il sentir caldo o... freddo,
e come qualsiasi cosa che accade da sola.
Finirebbe col... rafforzare la realtà di quella sensazione.
Liberarsi dal proprio io è l'ultima possibilità che rimane
all'invincibile egoismo.
Quando la sensazione di essere separati è vissuta come
tutte le altre, svanisce dimostrandosi il miraggio che è in realtà.
Quando gli "esercizi spirituali" sono praticati con lo scopo di
"raggiungere... il risveglio spirituale",
rinforzano l'illusione che l'io possa essere
strappato e gettato da qualche parte.
TRILOGIA
DELL’IO SONO
spiega perché è necessario avere coscienza di cosa si vuole risolvere
per riuscirvi senza pericoli, con coscienza e senza l'uso di energie.
Arcangelo Miranda
©
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